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Artist: ROBERTO OTTAVIANO     Album: ARCTHETICS - SOFFIO PRIMITIVO     Label: Dodicilune     Code: ED313

ARCTHETICS - SOFFIO PRIMITIVO

  • ARCTHETICS - SOFFIO PRIMITIVO

  • ROBERTO OTTAVIANO

  • 15 July 2013

  • ED313

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  • Created on : 02 July 2013

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  • From: Dodicilune

Press Release

Lunedì 15 luglio esce Arcthetics - Soffio Primitivo, nuovo progetto discografico del sassofonista e compositore pugliese Roberto Ottaviano, prodotto da Dodicilune, distribuito da IRD e promosso con il sostegno di Puglia Sounds Records - PO Fesr Puglia 2007/20013 Asse IV - Investiamo nel vostro futuro. 

Sei brani inediti ispirati alle liriche del poeta, musicista e operatore culturale barese Vittorino Curci e un pezzo della tradizione albanese riarrangiato dallo stesso Ottaviano, affiancato da un quartetto d’archi composto da Emanuele Parrini (violino), Paolo Botti (viola), Salvatore Maiore (violoncello) e Giovanni Maier (contrabbasso) e dalla batteria di Roberto Dani.

Il rapporto con la terra non ha mai influenzato in modo calligrafico e vincolante il modo di pensare e fare musica così come forse lo è stato per alcuni colleghi di Ottaviano. I contorni geografici ed i percorsi che dalle scogliere si addentrano nelle viscere delle Murge, della Valle d'Itria o degli assolati campi Salentini, così come i racconti della vita marittima, contadina o paesana, mai hanno dettato linee estetiche o un atteggiamento alle sue soluzioni artistiche. Ancor più direttamente la Banda, i cantastorie, i ritmi sanguigni della Taranta come quelli della Moresca, non hanno mai impressionato più di tanto il sassofonista, al punto da dover "fare i conti" con il peso arcaico della loro presenza.

“Eppure”, sottolinea Ottaviano, “avverto un legame ed una discendenza che si è tradotta e si traduce in quello che una volta definii il dinamismo del pescatore; un dinamismo che non dimentica lo spazio della riflessione e che apprezza la pausa per cogliere il raggio di sole, la brezza che porta l'odore del mare, un'aura per il viaggio lungo sia esso verso il nord più immaginifico così come solo nello spazio mentale. Bene, questo essere nella terra e tuttavia potersi considerare apolide, lo ritrovo nei versi e nella prosa del mio amico Vittorino Curci, alle cui liriche mi sono ispirato per questo lavoro, e per farlo ho desiderato un suono molto antico, quello degli archi e delle percussioni di straordinari compagni che hanno realizzato per me una "mappa" archeosonora di grande maestria e su cui ho cercato di liberare la mia identità, un soffio primitivo". 

Roberto Ottaviano è nato a Bari nel 1957. Studia il sassofono con Federico Mondelci e Steve Lacy, composizione ed arrangiamento con Bill Russo e George Russell. Dal 1979 svolge una intensa attività concertistica e discografica in tutta Europa, collaborando con alcuni fra i più importanti musicisti americani ed europei come Mal Waldron, Giorgio Gaslini, Reggie Workman, Andrew Cyrille, Albert Mangelsdorff, Keith Tippett, Ray Anderson, Enrico Rava, Ran Blake, Steve Swallow, Henri Texier, Misha Mengelberg, Franz Koglmann, Han Bennink, Barre Phillips, Pierre Favre, Kenny Wheeler, Mark Dresser, Paul Bley, Graham Haynes, Irene Schweizer, Myra Melford, Tony Oxley, Ralph Alessi, Marc Ducret. Attualmente dirige il proprio quartetto "Pinturas" ed il quartetto “Roba” con Glenn Ferris, Jean Jacques Avenel e John Betsch. Fa parte del quintetto "Canto General" con il batterista sud africano Louis Moholo e del Karl Berger All Stars con tra gli altri Mark Helias e Bob Stewart. Come leader e come freelance ha modo di fare tournée in varie parti del mondo comparendo in alcuni fra i più importanti festival in Germania, Austria, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Francia, Spagna, Portogallo, oltre che in India, Messico, Stati Uniti, Brasile, Israele ed in alcuni stati africani come Marocco, Senegal e Cameroun. Incide per Red, Splasc(h), Soul Note, Dodicilune, Hat Art, Intakt, ECM, DIW ed Ogun. Come didatta ha tenuto clinic e seminari a Woodstock (U.S.A), al conservatorio di Città del Messico, alla Music Hochshule di Vienna, al conservatorio di Groningen, nei seminari invernali In.Jam di Siena Jazz, a Urbino, Roccella Jonica, Cagliari, Firenze, Roma, Siracusa. Dal 1989 è titolare della cattedra di Musica Jazz presso il conservatorio Nicola Piccinni di Bari. Ha scritto musiche per alcune coreografie di C. Carlson, J. Pardo e per la Teri Weikel Company, oltre che per alcuni lungometraggi dei registi R. Depardon e Tamahori. 

Track List

1 - Il pane degli addii

2 - Crosta bizantina

3 - Era notte a sud

4 - Sospeso tra due solitudini estreme

5 - Il confinato

6 - Zone di guerra

7 - Lule t'bukura ka Tirana 

Tutti i brani sono di Roberto Ottaviano 

7, tradizionale albanese arrangiato da Roberto Ottaviano

 

Personnel

Roberto Ottaviano - sax soprano

Emanuele Parrini - violino

Paolo Botti - viola

Salvatore Maiore - violoncello

Giovanni Maier - contrabbasso

Roberto Dani - batteria

Recording Data

Prodotto da Gabriele Rampino per Dodicilune edizioni

Label Manager Maurizio Bizzochetti

Registrato nel novembre 2006 da Novembre 2006 da Stefano Amerio presso Artesuono di Cavalicco (Ud)

Missato e Masterizzato nell'aprile 2007 da Stefano Amerio presso Artesuono di Cavalicco (Ud)

Cover piantino "Passaggio di vento" di Mariano Chelo www.marianochelo.it

Foto di Samarcanda

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