Artist: Nugara Trio Album: Point of Convergency Label: GleAM Records Code: AM7020
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Point of Convergency
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Nugara Trio
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16 June 2023
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AM7020
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8059018220193
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Created on : 31 May 2023
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Total songs : 8
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From: GleAM Records
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Press Release
GleAM Records è orgogliosa di annunciare l'uscita di Point of Convergency, primo album del Nugara Trio, formato da Francesco Negri al piano, Viden Spassov Spassov al contrabbasso e Francesco Parsi alla batteria. Ospite nel disco la straordinaria violinista Anais Drago. L’album, prodotto da GleAM Records con il contributo di Nuovo IMAIE sarà disponibile in CD e digital download/streaming dal 16 Giugno 2023 e distribuito da IRD International e Believe Digital. La pubblicazione sarà preceduta dal singolo “Poem for The Sunrise” in uscita il 2 giugno 2023.
“Atmosfere estremamente ben connesse con eleganza, gusto e che riescono a mettere in bella evidenza le personalità e la conoscenza dei molteplici linguaggi musicali di Francesco Negri, di Viden Spassov e di Francesco V. Parsi. Questo è già un Trio con la T maiuscola e con ancora ampissimi margini di crescita. Bravi!”
Dado Moroni
«Point Of Convergency» fissa le regole d'ingaggio di un lavoro paritetico che travalica il virtuosismo pianistico di maniera deviando il flusso spazio-temporale dell'esecuzione e sedando ogni tentativo euristico di scontata classificazione del rapporto a tre nell'ambito del jazz contemporaneo.”
Francesco Cataldo Verrina
Se dovessimo dare una semplice definizione di una parola ambivalente come convergenza questa potrebbe essere “Direzione strettamente mantenuta nei confronti di un identico punto di arrivo”. Una definizione forse generalistica e ambigua ma in grado di dare un’ottima visione al mondo di “Point of Convergency” il disco d’esordio dei Nugara Trio.
Francesco Negri, Viden Spassov e Francesco Parsi sono tre giovani musicisti provenienti da diverse città d’Italia, rispettivamente Genova, Torino e Firenze, che si conoscono ai seminari di Nuoro Jazz 2021 dove, grazie a un provvidente colpo del destino, si ritroveranno insieme perché vincitori delle annuali borse di studio come migliori studenti. E’ la nascita dei Nugara Trio, che decidono di omaggiare il luogo della loro nascita e la magia della terra sarda con un nome derivato da Nùgoro, nome antico di Nuoro.
Tre musicisti, tre animi diversi, tre spiriti che hanno incrociato il loro viaggio quasi per caso, come tre linee che dall’ignoto dell’infinito si sono intersecate in unico punto, il punto di convergenza, punto dal quale nasce la musica del Trio. Una musica di difficile collocazione artistica e di genere, ricca, complessa, melodica: ognuno dei tre musicisti porta all’interno del disco quello che è il suo bagaglio musicale e culturale, spesso in conflitto, frutto di un processo di creazione mai banale e a volte contraddittorio ma sempre in grado di raggiungere quel grado di equilibrio e di armonia che rende “Point of Convergency” un disco che vive di vita propria, e che si rinnova in ognuna delle sue 8 tracce.
Come i vertici di un triangolo che convergono in un unico punto centrale, i tre musicisti hanno riversato nei brani alcune delle loro maggiori influenze musicali verso le quali sono in debito; dalla musica classica e romantica, al folk e alla world music, il pop, il progressive rock e infine il jazz che, con la sua capacità di fagocitare suggestioni e restituirle con un volto nuovo, chiude il cerchio.
Si parte dal brano di apertura Winter Is Not As It Used To Be, dove una semplice melodia di chiaro stampo nordeuropeo lascia spazio a un groove ora impetuoso ora riflessivo esponendo la critica del gruppo nei confronti della società e dell’incapacità di combattere il riscaldamento globale.
Cosmic Blues riprende nel titolo e in parte nella forma l’amore della tradizione, dando spazio a una melodia rarefatta e sognante, che si perde negli abissi dello spazio più profondo, volendo stupire l’ascoltatore con continui rimandi tra la musica suonata ed immagini fantascientifiche.
La tradizione del jazz è più viva che mai invece nell’energica Kenny’s Present chiaro riferimento al pianista Kenny Barron, vero e proprio punto di riferimento dei tre musicisti che senza tanti giri di parole, hanno deciso di omaggiarlo.
La prima parte del disco si chiude con forse uno dei brani più elaborati e arrangiati a livello di struttura. The Dream of the Old Man, di chiaro riferimento popolare è un omaggio del trio alla world music. Il sogno di un anziano, assopitosi sotto una pianta per proteggersi dal sole, e segnato dalle rughe di una vita difficile e faticosa ma allo stesso tempo cosi piena e cosi viva; è questa l’immagine che il trio vuole dare all’ascoltatore. Il brano, con il suo mood molto energico ed incisivo, vede la partecipazione di Anais Drago, special guest dell’album e musicista dalla grande sensibilità, perfetta per arricchire con la sua ecletticità la musica del trio. Nel brano è il suo violino a fare da padrone in una interpretazione sopra le righe dimostrando di trovarsi a suo agio nelle sonorità più popolari.
La secondo parte del disco si apre con uno dei brani più intimistici dei trio, Falling and Rising. Narra della ciclicità delle nostre vite, dell’alternarsi dei momenti di buio e sconfitta che provvidenzialmente lasciano spazio a momenti di gioia e di felicità, forse quasi un’auto-analisi delle nostre vite.
Si continua con Ancestral Call, brano scandito da un tempo in 7/8, d’ispirazione tardo-romantica. Sonorità legate al mondo del rock appaiono pure e limpide, sospese tra musica tonale e modale. Rappresenta una sorta di chiamata ancestrale dei tre musicisti verso un passato lontano e sconosciuto.
Worlds Collide è uno dei brani che forse più rappresenta a livello tematico l’album: Tre mondi diversi che collidono tra di loro, una sorta di caos, un conflitto, un’intro di pianoforte con una melodia non convenzionale, che si fonde con gli altri due strumenti in una struttura particolare e difficile per creare qualcosa di nuovo, di originale, di vivo.
Il disco si chiude con la sublime ed eterna Poem for the Sunrise, brano che riprende il dualismo tra musica ed immagini, e dove protagonista, diventa l’alba che nasconde il mistero del giorno che viene. Un’atmosfera magica, con sonorità classicheggianti, dove fa ritorno il violino della bravissima Anais Drago, che ci accompagna in un viaggio che dal candore e dal sogno dell’aurora ci porta all’energia di un nuovo giorno caldo e vivo, con un ritmo e un finale degno del miglior gruppo rock, in grado di chiudere in modo memorabile un disco ricco di sfaccettature e colori dove il classico piano trio viene omaggiato, ma allo stesso tempo, distrutto e portato ad una sonorità del tutto nuova.
Track List
1. Winter Is Not As It Used To Be | 04.55 |
2. Cosmic Blues | 07.31 |
3. Kenny’s Present | 03.41 |
4. The Dream of the Old Man | 06.58 |
5. Falling and Rising | 06.53 |
6. Ancestral Call | 06.04 |
7. Worlds Collide | 04.06 |
8. Poem For The Sunrise | 07.43 |
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Total | 47.55 |
Personnel
Francesco Negri - piano
Viden Spassov - doublebass
Francesco Parsi - drums
Special Guest
Anais Drago - Violin (tracks 4 & 8)
Recording Data
Recorded & mixed at Cicaleto Recording Studio - Arezzo - Italy
Sound Engineer: Francesco Ponticelli
Mastered at Sear Sound – New York – USA
Sound Engineer: Jeremy Loucas
Booklet Photo: Gabriele Spadini
Artwork & Graphics: Studio Clessidra
Produced by GleAM Records
Printed in Italy 2023
Con il contributo di Nuovo IMAIE - Nuove Produzioni Discografiche 2022 - 2023
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