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Artist: GABRIELE COMEGLIO     Album: The Journey     Label: Dodicilune     Code: ED575-2

The Journey

  • The Journey

  • GABRIELE COMEGLIO

  • 04 February 2025

  • ED575-2

  • 8059772565752

  • Dodicilune

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  • Created on : 21 December 2024

  • Total songs : 13

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  • From: Dodicilune

Press Release

• PRESSRELEASE
Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei principali store online da BELIEVE DIGITAL, martedì 4 febbraio 2025 esce “The Journey“, il nuovo CD del sassofonista, arrangiatore, direttore d’orchestra, compositore e didatta Gabriele Comeglio, uno tra i personaggi più iconici della storia artistica e professionale che il nostro paese possa vantare in ambito musicale.
The Journey” è proprio la testimonianza discografica di un lungo ed incredibile percorso artistico, fatto di numerosi e memorabili incontri con grandi personaggi del jazz italiano, europeo e d’oltre Oceano. Il disco raccoglie infatti composizioni ed arrangiamenti originali firmati dallo stesso Comeglio e registrati dal 1995 al 2021 tra Italia, Svizzera e America. La lista dei musicisti coinvolti è impressionante e rappresenta il meglio che il jazz abbia espresso negli ultimi 20 anni a livello globale: Lawrence Feldman, Bob Mintzer, Bob Malach, Roger Rosenberg, Emanuele Dell’Osa, Damiano Fuschi, Vittorio Cazzaniga, Ubaldo Busco, Marvin Stamm, Bob Millikan, Randy Brecker, Emilio Soana, Pippo Colucci, Franco Ambrosetti, Mike Davis, Keith O’Quinn, Mauro Parodi, Angelo Rolando, Giovanni Di Stefano, Caterina Comeglio, Sara Collodel, Bill Mays, Russell Ferrante, Alberto Bonacasa, Claudio Angeleri, Dado Moroni, Jimmy Haslip, Antonio Papagno, Andrea Cassaro, Jay Anderson, Mike Richmond, John Riley, William Kennedy, Adam Nussbaum, Marco Serra, Bill Goodwin.

Questo CD rappresenta per me un lungo periodo della mia vita di musicista, densa di incontri, collaborazioni, esperienze. Un viaggio lungo ed articolato, pieno di speranze ed emozioni, che spero vogliate ripercorrere con me. Un viaggio iniziato quarantacinque anni fa quando presi l'aereo (per la prima volta nella mia vita) per andare a Boston e studiare al Berklee College of Music. Un viaggio che mi ha portato in giro per il mondo, suonando con le colonne del jazz italiano: Giorgio Azzolini, Enrico Intra, Bruno De Filippi, Franco Cerri, Mario Rusca, Attilio Donadio, Gil Cuppini, Carlo Bagnoli, Sante Palumbo, Tullio De Piscopo. Ma anche con parecchi miei “eroi”, musicisti che ascoltavo alla radio, specialmente nelle trasmissioni di Adriano Mazzoletti, come Phil Woods, Lee Konitz, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater, Eumir Deodato, Bob Malach, Slide Hampton, Jerry Bergonzi, Pee Wee Ellis, Rick Margitza, Russell Ferrante, Jimmy Haslip, William Kennedy, Charlie Mariano, Bobby Watson, Scott Hamilton, Patti Austin, Al Di Meola, Ray Charles, Stevie Wonder. Senza contare le collaborazioni con Mina, Tony Hadley, Nick The Nightfly, Mauro Pagani, Lucio Dalla, Ron, Enrico Ruggeri, Fabio Concato, Sarah Jane Morris, l'Orchestra Jazz della Sardegna, l'Orchestra Jazz Siciliana, l'Orchestra Sinfonica della Svizzera Italiana e l'Orchestra della RTS di Belgrado. Non avrei mai immaginato di potere condividere il palco con tutti questi grandi musicisti e di avverare così tutti i miei sogni. Un viaggio iniziato quasi per caso, che continua ancora oggi e spero possa continuare a lungo.”
Gabriele Comeglio

Liner Notes a cura di Claudio Angeleri
L’autore.
Solitamente le collaborazioni con musicisti internazionali sono il risultato di operazioni limitate nel tempo e riferite a progetti concertistici e discografici in cui l’artista di fama riveste il ruolo di ospite speciale. Questo disco è l’eccezione che “non” conferma la regola. Si tratta infatti, in tutte le diverse formazioni coinvolte nelle tracce del CD, di collaborazioni tra colleghi musicisti che suonano insieme da almeno vent’anni e hanno solo la sfortuna di abitare a migliaia di chilometri di distanza. Altrimenti costituirebbero da tempo dei gruppi stabili di prestigio. Il denominatore comune di questa “anomalia” internazionale è Gabriele Comeglio. Un musicista per musicisti che si è conquistato non solo la stima e l’amicizia di tutti per il suo innegabile talento strumentale e compositivo, ma soprattuto per la tenacia con la quale ha acquisito competenze e qualità artistiche professionali nel mondo del jazz, del pop e della musica classica. È il classico caso di self-made man che ha raggiunto obiettivi importanti solo grazie ai propri meriti e ad una integrità morale forse riconducibile ad altri tempi. Le origini provinciali - è originario di Mortara, una piccola cittadina della Lomellina - sono state il fattore scatenante del suo insaziabile desiderio di crescita e miglioramento. Inizia col violino inseguendo Giorgio Gaslini nei suoi primi corsi di jazz degli anni Settanta a Venezia per passare al sassofono con Sergio Rigon (e all'armonia con Attilio Donadio) presso i corsi, più o meno “clandestini”, del Capolinea di Milano. La città italiana gli sta però stretta e decide quindi di volare oltreoceano nella migliore scuola americana, il Berklee College of Music di Boston nel periodo in cui insegnavano docenti di rilievo assoluto quali Herb Pomeroy (già con Charlie Parker), Joe Viola, Ed Tomassi, Greg Hopkins, Ken Pullig, Phil Wilson. In brevissimo si diploma col massimo dei voti e la lode e al ritorno in Italia vince il concorso come sassofonista della prestigiosa Orchestra Ritmica della Rai di Milano. Negli anni successivi Gabriele non si ferma ai titoli ottenuti alla Berklee ma consegue il diploma, sempre con il massimo dei voti, in tutti gli strumenti che suona: la famiglia dei sassofoni, il flauto traverso e il clarinetto. Da allora è un susseguirsi di opportunità e successi in cui non solo opera in qualità di strumentista, ma anche come arrangiatore e compositore per l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali e le sua big band (la Jazz Class Orchestra che registra con Phil Woods, Lee Konitz, Franco D'Andrea e Enrico Intra) e fonda poi la Jazz Company, sua attuale big band. Suona alla Scala di Milano, alla Town Hall di New York e in tutti i teatri più importanti d'Italia. In varie occasioni sono Mina in persona e il figlio Massimiliano Pani a volerlo come arrangiatore in diversi dischi di successo. Sempre come orchestratore ha curato arrangiamenti per Franco Battiato, ha diretto l’Orchestra del Festival di Sanremo in varie occasioni, ha collaborato con Lucio Dalla, Ron, Enrico Ruggeri, Massimo Lopez, Fabio Concato, Nina Zilli, Massimo Ranieri, Francesco Guccini, Mauro Pagani, Nick The Nightfly, Simona Bencini, la SMUM Big Band di Lugano, l'Orchestra Jazz Siciliana e l'Orchestra Jazz della Sardegna. Elencare tutte le collaborazioni sarebbe quasi noioso ma è proprio in questo suo peregrinare in giro per l’Italia e per il mondo che viene apprezzato dai grandi musicisti americani: Al Di Meola, Eumir Deodato, Patty Austin, Nnenna Freelon, Dee Dee Bridgewater, Bob Mintzer, Randy Brecker e molti altri. Ciò che personalmente mi ha sempre colpito in Gabriele, raggiungendo quasi un irrefrenabile livello di irritazione e invidia, è il saper essere sempre al massimo in ogni situazione professionale e contesto stilistico sia free, modale, bop, funky o cameristico. Confesso che per me, così come per molti musicisti italiani che si ascoltano in questo disco - tra tutti il fuoriclasse Emilio Soana - è stato proprio l’inseguimento di Gabriele nella sua imbarazzante competenza professionale che ha dato l’opportunità di migliorare e crescere ancora di più in questi anni. Non mi riferisco solo all’armonia, alla lettura, alla scrittura ma alla cultura jazzistica, al dialogo di gruppo sulla base di esperienze stilistiche diverse, al suonare in orchestra secondo le regole del “less is more”. Come Ellington - l’accostamento è tutt’altro che irrispettoso o esagerato - Comeglio sa scrivere per i musicisti che ha a disposizione valorizzando le qualità di ognuno. Analizzando le sue partiture che già al primo ascolto fanno suonare l’orchestra alle massime possibilità, quasi ci fosse il doppio degli strumenti, ci si accorge che non sono inutilmente difficili, fuori range o anti-musicali – come capita molto spesso. Sa quali sono i pregi e i difetti della composizione e sceglie la strada più giusta per ottenere il miglior risultato con le note che ci vogliono. Né più né meno.

La musica. Il jazz secondo Gabriele Comeglio: quasi trent’anni di registrazioni dal 1994 al 2021, alcune realizzate in studi prestigiosi oltreoceano con musicisti di rilievo assoluto. Di fatto, a fronte di una corposa discografia sia come leader che come arrangiatore e solista, si tratta del primo disco in cui Gabriele si presenta a tutto tondo anche come compositore in nove dei tredici brani dell’album. Quattro sono eseguiti in big band: Shuffle Tune, Song for Caterina, Bop Street e Alice. Per i primi tre si tratta di fatto dell’Orchestra di Bob Mintzer con l’aggiunta di Comeglio come solista e direttore. Gli assoli sono tutti da incorniciare: Mike Davis al trombone, Bill Mays al piano, Bob Mintzer e Bob Malach al tenore, Randy Brecker alla tromba. Mentre Alice è una originale interpretazione della composizione scritta dal geniale Tom Waits, in cui è impegnata la big band italiana, la Jazz Company, con l’aggiunta della splendida voce di Caterina Comeglio. Ma ciò che sorprende in queste esecuzioni, così come in tutto il disco, è la qualità degli interventi di Comeglio il cui lo stile estroverso e il suono grintoso lo collocano in una dimensione assolutamente originale. Si sentono influssi parkeriani - del resto chi non è debitore a Bird? - filtrati da una prospettiva modale, funky e talvolta quasi atonale con un perfetto timing. In altre parole, le sue linee melodiche vanno in profondità nell’armonia per slanciarsi fino agli intervalli più estremi della tonalità. È proprio in questo che Gabriele si riallaccia a Parker “rinnegandolo” immediatamente con glissati alla Johnny Hodges o cascate di note alla Coltrane. Si avverte una profonda competenza stilistica e un rispetto per i grandi maestri del sassofono. Non importa che gli accenti siano acustici o “groovy” come Bassics Instinct insieme agli Yellow Jackets - qui presente forse con la formazione più prestigiosa di sempre con Mintzer, Ferrante, Haslip e Kennedy - la cifra stilistica di Gabriele è sempre netta e non arretra di un millimetro. Ci sono poi le tracce per vari combo jazz di diverse estensioni a partire dalla “quasi big band” in cui Comeglio si sovraincide con tutta la famiglia dei sassofoni curando anche la programmazione delle tastiere. In entrambe le tracce, Just in Case e South si apprezza la tromba di Randy Brecker mentre nel secondo brano Comeglio improvvisa anche al soprano e al baritono. Due le tracce in quartetto. La prima è una pregevole versione di Che mi importa del Mondo, una canzone nota per le versioni di Rita Pavone e Mina con Dado Moroni al piano, Mike Richmond al contrabbasso, Bill Goodwin alla batteria e Comeglio al sax tenore. La seconda è ancora una composizione originale For my Parents con il bravo pianista italiano Alberto Bonacasa, sempre Richmond al contrabbasso, Adam Nussbaum alla batteria mentre Comeglio torna al sax alto. Comeglio in quattro brani esplora le possibilità dell’overdubbing elettronico e acustico sebbene alla fine si tratta fondamentalmente di duetti nei quali Comeglio dialoga con alcuni dei suoi amici di più lunga data: il tenorista Bob Mintzer, il trombettista svizzero Franco Ambrosetti, la chitarrista Sara Collodel e il sottoscritto al pianoforte. Le atmosfere ottenute sono molto diverse tra loro. Night Roads ricorda sonorità alla Weather Report grazie alle sovraincisioni delle tastiere e dei fiati di Comeglio – oltre al contributo di Marco Serra alle percussioni e di Mintzer con uno splendido assolo. Frully propone invece un clima acido in cui spicca il lirismo di Franco Ambrosetti. Lullaby of the Leaves è invece un omaggio alla regina di Tin Pan Alley, la compositrice Bernice Petkere, con un inedito Comeglio ai clarinetti. Chiude il disco un duetto acustico con una mia composizione dedicata a Ellington dal titolo Prelude.
Claudio Angeleri

 

ENGLISH

• PRESSRELEASE
Produced by Dodicilune, distributed in Italy and abroad by IRD and in the main online stores by BELIEVE DIGITAL, Tuesday 4 February 2025 sees the release of ‘The Journey’, the new CD by saxophonist, arranger, conductor, composer and teacher Gabriele Comeglio, one of the most iconic figures in the artistic and professional history of our country in the field of music.
The Journey’ is precisely the recording testimony of a long and incredible artistic journey, made up of numerous memorable encounters with great personalities of Italian, European and overseas jazz. In fact, the disc collects original compositions and arrangements signed by Comeglio himself and recorded from 1995 to 2021 between Italy, Switzerland and America. The list of musicians involved is impressive and represents the best that jazz has expressed in the last 20 years on a global level: Lawrence Feldman, Bob Mintzer, Bob Malach, Roger Rosenberg, Emanuele Dell’Osa, Damiano Fuschi, Vittorio Cazzaniga, Ubaldo Busco, Marvin Stamm, Bob Millikan, Randy Brecker, Emilio Soana, Pippo Colucci, Franco Ambrosetti, Mike Davis, Keith O’Quinn, Mauro Parodi, Angelo Rolando, Giovanni Di Stefano, Caterina Comeglio, Sara Collodel, Bill Mays, Russell Ferrante, Alberto Bonacasa, Claudio Angeleri, Dado Moroni, Jimmy Haslip, Antonio Papagno, Andrea Cassaro, Jay Anderson, Mike Richmond, John Riley, William Kennedy, Adam Nussbaum, Marco Serra, Bill Goodwin.

 

• BIO
Nato a Mortara l'8 agosto 1960 inizia i propri studi di sax sotto la guida di Sergio Rigon e di armonia con Attilio Donadio presso la scuola del Capolinea di Milano. Ottiene il diploma in professional music con lode presso il prestigioso Berklee College of Music nel 1981 (primo musicista italiano ad ottenere un diploma) e successivamente si diploma in Italia in strumentazione per banda (vecchio ordinamento).
Ha anche ottenuto un Certificate in saxofono jazz, clarinetto e flauto presso il Trinity College London e 3 lauree magistrali (ATCL) presso la West London University in clarinetto jazz, saxofono jazz, flauto jazz.
È stato Direttore della Civica Scuola Musicale di Mortara negli anni 80 ed ha insegnato per oltre 20 anni presso il Civico Istituto Costa di Vigevano. Ha tenuto seminari presso varie istituzioni estere (Conservatorio di Lugano, Conservatorio di Malta) ed insegna attualmente presso il CPM di Milano.
Ha suonato fino all'inizio degli anni 90 con l'Orchestra di Musica Leggera della Rai di Milano, partecipando a diversi festival del Jazz con grandi nomi “storici” come Lee Konitz, Stephane Grappelli, Martial Solal, Bob Wilber.
Ha vinto, come membro del quinteto di Mario Rusca, la Coppa del Jazz RAI nel 1985, partecipando in seguito al festival jazz di Montreal (Canada).
Ha suonato con molti importanti bandleaders italiani “storici”, da Carlo Bagnoli (Saxophone Circle) a Sante Palumbo (DERO Orchestra) a Enrico Intra e Franco Cerri, con i quali ha suonato alla Town Hall di New York.
Per alcuni anni (86/95) ha diretto la Jazz Class Orchestra, una big band attiva in seno all'Ente “I Pomeriggi Musicali di Milano”, l'ente sinfonico della regione Lombardia. Con questa orchestra ha diretto oltre 300 concerti, con importanti collaborazioni, tra le quali quella con il saxofonista plurivincitore di Grammy Phil Woods, documentata dal disco “Porgy & Bess” (Philology W8562 del 1994).
Nel 1995 fonda la big band Jazz Company, che raccoglie i migliori musicisti delle due principali orchestre con le quali aveva collaborato in precedenza (Rai e Pomeriggi Musicali).
In breve la Jazz Company diventa una delle più importanti realtà a livello nazionale, con una serie notevole di collaborazioni di prestigio : Bob Mintzer, Randy Brecker, Lee Konitz, Franco Ambrosetti, Bob Malach, Herb Pomeroy, Ken Pullig, Nnenna Freelon, Charlie Mariano, Eumir Deodato, Al Di Meola.
La Jazz Company viene invitata dalla Camera di Commercio di Bergamo al festival “Notti di Luce” e realizza per questa importante manifestazione diverse collaborazioni  che gettano un ponte tra jazz e musica pop come Lucio Dalla, Ron, Roby Facchinetti, Fabio Concato, Enrico Ruggeri.
Inoltre realizza diversi tour italiani suonando in importanti sale da concerto e stagioni musicali: Teatro Regio di Parma, Teatro Diana di Napoli, Villa Ada a Roma, etc.
Suona in tutte le più importanti manifestazioni musicali italiane: Umbria Jazz, Festival Jazz di Milano, JVC Jazz festival Torino, Vicenza Jazz, Festival del Jazz di Roma.
Suona anche presso importanti venues internazionali  quali: Lugano (Estival, varie edizioni), Ascona (Svizzera, varie edizioni), Lussemburgo, Graz, Zagabria, Montreal, New York (Town Hall), Miami (Colonial Theater), Malta, Cartagine, Atene, Montpellier.
È Direttore musicale dell'Orchestra Jazz di radio Montecarlo (ora denominata “Nightfly Orchestra”), con la quali si esibisce regolarmente presso il Blue Note di Milano accompagnando il cantante Nick the Nightfly. Con questa formazione ha realizzato collaborazioni prestigiose con Dee Dal  2018 collabora con l' Orchestra Jazz della Sardegna, con la quale ha realizzato diversi programmi musicali con solisti quali Franco Ambrosetti, Fabio Concato, Simona Bencini.
Collabora con la big band del Brass Group di Palermo ed ha realizzato gli arrangiamenti per la collaborazione tra l'orchestra e la cantante americana Anastacia nel 2023, oltre agli arrangiamenti per i concerti dell'Orchestra Jazz Siciliana con Max Gazzè (2022/23)
In ambito classico ha diretto le seguenti orchestre: Orchestra del teatro Massimo di Palermo, Orchestra della Svizzera Italiana (OSI), Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, Orchestra Regionale Siciliana, Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ha registrato con l'orchestra da camera “Enea Salmeggia” di Bergamo un CD contenente musiche del compositore bergamasco Pietro Antonio Locatelli (1695/1764). Ha suonato con l'Orchestra Sinfonica dei Pomeriggi Musicali ( “Werther” di Massenet, dir. M. De Bernart), l'Orchestra Angelicum di Milano (“La creation du monde” di Milhaud, direttore M. Andreae, l' OSI (“An American in Paris” di G. Gershwin), La Scala di Milano (“Jazz calendar” di R. Rodney Bennet, dir. E Florio).
In ambito pop ha al suo attivo produzione ed arrangiamenti in più di 15 dischi di Mina. Ha inoltre suonato in tour e/o su disco con : Eugenio Finardi, Franco Battiato, Ron, Nina Zilli, Biagio Antonacci, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Renato Zero, Massimo Ranieri, Pino Daniele, Ornella Vanoni, Francesco Guccini, Morgan. Ha realizzato gli arrangiamenti di 5 CD con Nick the Nightfly e la Nightfly Orchestra. Ha anche suonato in concerto con Ray Charles, Stevie Wonder, Martha Reeves. Ha diretto le produzioni Polygram al Festival di Sanremo dal 96 al 99, realizzando tra l'altro arrangiamenti per ospiti stranieri di grande livello quali Jose Feliciano. Nel 2103 e 2014 è stato maestro sostituto del festival di Sanremo ed ha realizzato gli arrangiamenti delle sigle scritte da Mauro Pagani.
Per televisione/teatro/cinema ha scritto le musiche o realizzato gli arrangiamenti per i seguenti spettacoli: “Povero Silvio” di Antonio Cornacchione (2003), “Andirivieni” B. Comment (Lugano Teatro 1996), “L'amante” H. Pinter (Lugano teatro 1997, regia S.Piccardi), “Oh Romeo”  di E. Kishon (prod. Stemal, con M. Lopez 2007), “Ciao Frankie”  di M.Lopez (prod. Stemal 2005/2011) oltre 200 repliche, “Varie età” di M.Lopez (prod. Stemal fino al 2014) oltre 100 repliche, “Sing and swing” con M. Lopez (produzione Parmaconcerti fino al 2016) oltre 100 repliche, “Massimo Lopez e Tullio Solenghi show” (produzione IMARTS stagioni 2017/2022), “Dove eravamo rimasti” con M. Lopez e Tullio Solenghi, produzione IMARTS (2023/24).
Ha collaborato con Mauro Pagani alla registrazione delle seguenti colonne sonore: “Tutto il mio folle amore” (regia di Gabriele Salvatores 2019) “Quando” (regia Walter Veltroni 2023).
Ha scritto le musiche originali e/o le sigle delle trasmissioni televisive “Quelli che il calcio” Raidue (1999/2013), “La domenica sportiva” Raidue (varie edizioni tra il 1999 e il 2012), “Che tempo che fa” Raitre (prime 4 edizioni), “Pit lane” (Formula 1) Raidue (2006/2010).
Insegna Tecniche di improvvisazione e Orchestrazione al CPM di Milano

Track List

• TRACKLIST
1) Shuffle tune
2) Bassic instinct
3) Song for Caterina
4) Bop street
5) Just in case
6) For my parents
7) Night roads
8) South
9) Che m'importa del mondo
10) Frully
11) Alice
12) Lullaby of the leaves
13) Prelude

 

• COMPOSITIONS BY
All compositions by Gabriele Comeglio except 9 by Luis Enríquez Bacalov; 11 by Tom Waits; 12 by Bernice Petkere; 13 by Claudio Angeleri

Personnel

• PERSONNEL
Gabriele Comeglio (saxes, programming, keys, woodwinds)
Lawrence Feldman, Bob Mintzer, Bob Malach, Roger Rosenberg, Emanuele Dell’Osa, Damiano Fuschi, Vittorio Cazzaniga, Ubaldo Busco (saxes)
Marvin Stamm, Bob Millikan, Randy Brecker, Emilio Soana, Pippo Colucci (trumpet)
Franco Ambrosetti (flugelhorn)
Mike Davis, Keith O’Quinn, Mauro Parodi, Angelo Rolando, Giovanni Di Stefano (trombone)
Caterina Comeglio (vocals)
Sara Collodel (guitar)
Bill Mays, Russell Ferrante, Alberto Bonacasa, Claudio Angeleri, Dado Moroni (piano)
Jimmy Haslip, Antonio Papagno, Andrea Cassaro (bass)
Jay Anderson, Mike Richmond (double bass)
John Riley, William Kennedy, Adam Nussbaum, Marco Serra, Bill Goodwin (drums)

 

• PERSONNEL by TRACKS
Shuffle Tune, Song for Caterina, Bop Street
Recorded by Malcolm Pollock at Avatar Studios, New York City, USA, 1998
Gabriele Comeglio, Lawrence Feldman (alto sax), Bob Mintzer, Bob Malach (tenor sax), Roger Rosenberg (baritone sax),  Marvin Stamm, Bob Millikan, Randy Brecker (trumpet), Mike Davis, Keith O'Quinn (trombone), Bill Mays (piano), Jay Anderson (double bass), John Riley (drums) 

Bassic Instinct
Recorded by Gabriele Cingolani at Morning Studio, Milan, Italy, 1996
Bob Mintzer (tenor sax), Gabriele Comeglio (alto sax), Russell Ferrante (piano), Jimmy Haslip (bass), William Kennedy (drums)

Just in Case, South
Recorded by Gabriele Comeglio at DG Live Studio, Mortara (PV), Italy, 1996
Gabriele Comeglio (saxes, woodwinds, computer programming), Randy Brecker (trumpet solos), Emilio Soana (trumpet), Mauro Parodi (trombone), Alberto Bonacasa (piano), Antonio Papagno (bass), Marco Serra (drums)

For my parents
Recorded by Carmine Di at PDU Studio, Lugano, Switzerland, 1995
Gabriele Comeglio (alto sax), Alberto Bonacasa (piano), Mike Richmond (double bass), Adam Nussbaum (drums)

Night Roads
Recorded by Gabriele Comeglio at DG Live Studio, Mortara (PV), Italy, 1994
Bob Mintzer (tenor sax), Gabriele Comeglio (computer programming, keyboards, saxes, woodwinds), Marco Serra (drums)

Che m’importa del Mondo
Recorded by Kent Heckman at Red Rock Rec. Studios, Stroudsburg, USA, 1996
Gabriele Comeglio (tenor sax), Dado Moroni (piano), Mike Richmond (bass), Bill Goodwin (drums)

Frully
Recorded by Gabriele Comeglio at DG Live Studio, Mortara (PV), Italy, 1998
Gabriele Comeglio (saxes, woodwinds, computer programming), Franco Ambrosetti (flugelhorn solo)

Alice
Recorded by Alberto Gallo at Digital Lake Studio, Verbania (VB), Italy, 2011
Caterina Comeglio (vocals), Gabriele Comeglio, Emanuele Dell'Osa, Damiano Fuschi, Vittorio Cazzaniga, Ubaldo Busco (saxes), Emilio Soana, Pippo Colucci (trumpets), Angelo Rolando, Giovanni Di Stefano (trombone), Alberto Bonacasa (piano), Andrea Cassaro (bass), Marco Serra (drums)

Lullaby of the Leaves
Recorded by Alberto Gallo at Digital Lake Studio, Verbania (VB), Italy, 2021
Gabriele Comeglio (clarinets), Sara Collodel (guitar)

Prelude
Recorded by Max Cappellini at CDPM Studio, Bergamo, Italy, 2007
Claudio Angeleri (piano), Gabriele Comeglio (alto sax)

Recording Data

• PRODUCTION DATA
Total time 68:17 STEREO DDD
(P) 2025 DODICILUNE (Italy)
(M) 2025 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilunedischi.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed575
8059772565752

 

• RECORDING DATA
Produced by Gabriele Comeglio and Maurizio Bizzochetti, Dodicilune, Italy.
Cover photo (C) IM_photo. Photos by Alberto Reina
Contact: comegliogabriele@gmail.com
Facebook: https://bit.ly/3CaWxKG

Gabriele Comeglio plays Ripamusic saxophones and clarinets
www.ripamusic.com

Grazie a Isabella Ruggeri (con Franz ed Elena di IMARTS), Fabio Lannino, Gavino Mele, Silvana e Alessandro Peretti, Paolo e Paola Comeglio, Sara Collodel, Alberta Maffi, Franco Ambrosetti, Nick The Nightfly, Christian Gilardi, Paul Abela e Charles Gatt, Giorgio Meuwly e SMUM Lugano, CPM e Franco Mussida, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Caterina Comeglio, Bob Mintzer, Claudio Angeleri, Maurizio Bizzochetti, Sergio Rigon, Attilio Donadio, Emilio Soana, Mario Rusca, Massimiliano Pani (e Mina) e a tutti i musicisti che hanno partecipato a queste registrazioni.

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