Artist: Maurizio D'Alessandro | Massimiliano Caporale | Orchestra Cubana camerata Romeu Album: Vivaldi and other follies Label: AlfaMusic Code: AFMCD206
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Vivaldi and other follies
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Maurizio D'Alessandro | Massimiliano Caporale | Orchestra Cubana camerata Romeu
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12 January 2018
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AFMCD206
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8032050018027
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Created on : 18 January 2018
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From: AlfaMusic
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Press Release
Vivaldi and other follies
Italy meets Cuba
La rivisitazione di un brano classico e soprattutto popolare come Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi innervandovi appena stilemi jazzistici è sempre un’operazione di confine; una parte del tutto che l’apporto immaginifico musicale rinnova, rigenera. L’idea che io e Massimiliano Caporale abbiamo avuto parte da lontano richiamando la versione vivaldiana delle Stagioni scritta nel 1995 dal compositore argentino Jorge Calandrelli per Eddie Daniels. Non si voleva però ricreare una copia tout court di quella magnifica versione ma rileggerla oggi a distanza di più di venti anni rispondendo a istanze musicali che afferiscono a una mia formazione invero non jazzistica ma che nondimeno mi hanno sempre spinto verso una curiosità, stupore e senso di meraviglia che generano conoscenza o vanno in direzione dell’aspirazione alla conoscenza per dirla con l’Aristotele della Metafisica. Il progetto Vivaldi ed altre follie è frutto di una condivisione con Massimiliano Caporale - pianista, direttore e fine intenditore del linguaggio jazz- che attraverso le sue elaborazioni ha fatto nascere quelle che io ho definito Visioni fuggitive fra classica e jazz.
Si è preservato così di Vivaldi l’impianto strutturale, senza snaturarlo ma mantenendone la sua cifra descrittiva. La semplicità, la chiarezza e piacevolezza dei temi vivaldiani è sempre stata considerata dai musicisti e compositori un tranquillizzante punto fermo, utile perché riconoscibile anche fra le pieghe di una elaborazione e quindi percepibile nell’orizzonte sonoro di un’attesa. Sono stati utilizzati alcuni incipit tematici delle Stagioni in quasi tutti i movimenti; pretesto e funzione della traccia improvvisativa lasciata ora al clarinetto, ora al pianoforte, ora a entrambi gli strumenti sostenuti dal sapiente e mutevole pattern ritmico di basso e batteria, sempre comunque sul rassicurante tessuto timbrico dell’orchestra d’archi. Altre volte, come nel Largo della Primavera ad esempio, la lunga arcata melodica ha subito un processo di riempimento, arricchimento, di arabesco musicale che flessuosamente deviando i confini della melodia stessa rende il movimento un altro da sé. Le digressioni, tanto quelle preparate che quelle più immediate, sono pertanto trasversalmente presenti ma, crediamo, sempre nella direzione di coerenza musicale preservando cioè in buona misura Vivaldi.
Le varie metamorfosi che attraversano a diversa misura le Quattro stagioni diventano quindi parentesi, proposizioni subordinate che si aprono e si chiudono, ingenerando certo delle riflessioni, dei nuovi pensieri, ma come in una discussione, senza abbatterne il pensiero portante tracciato dal veneziano prete rosso e sul quale si ritorna sempre. Altre volte, come nei movimenti lenti dell’Estate, dell’Autunno e dell’Inverno, si è preferito mantenere il brano originale onde non increspare là quel felice minimalismo con il quale Vivaldi crea un senso di staticità e quiete, qui la pura melodia.
Alla follia su Vivaldi si è aggiunto un altro brano della tradizione musicale barocca: la Toccata in la maggiore di Pietro Domenico Paradisi. Sul tema dell’Allegro della Toccata Massimiliano Caporale ha composto un brano originale scritto appositamente per il concerto a Cuba. Un brano concertante per clarinetto, pianoforte e orchestra di raffinata eleganza sonora e strutturale; le Divagazioni sulla Toccata in la maggiore di Paradisi. Massimiliano è riuscito a contenere e interrelare in soli sei minuti rapidi tratti neoclassici dal sapore stravinskiano, swing e citazioni ritmiche proprie della musica cubana quale piccolo cammeo per Cuba. Ma direi di lasciare a lui un rapido tratteggio del suo brano:
“L’idea di scrivere questo brano è stata ispirata dal mio grande amico clarinettista Maurizio D’Alessandro. Collaborando con lui ormai da anni e conoscendo le sue enormi abilità virtuosistiche e la bellezza del suono del suo clarinetto sono stato ispirato facilmente ad elaborarne una forma concertante con il pianoforte. Il brano, concepito da Paradisi per strumento solista è stato qui riportato ad una dimensione più ampia, quella del concerto doppio per clarinetto, pianoforte ed orchestra d’archi. La forma originale tipicamente bipartita, in questa elaborazione è stata ampliata attraverso l’aggiunta di nuove sezioni originali. Da una parte si ha quindi l’introduzione per clarinetto e pianoforte soli e dall’altra una sezione centrale alquanto lirica, intensa ed in netto contrasto con la sezione (A) che è la composizione elaborata di Paradisi. Le nuove sezioni sono legate tra di loro attraverso l’uso quasi esclusivo dell’elaborazione motivica del tema principale e ciò, nonostante la varietà di stilemi utilizzati, dà coerenza a tutta la composizione. La prima esecuzione assoluta è stata quindi all’Avana, dove Maurizio ha saputo interpretare il mio brano con mille sfumature espressive, direi in maniera eccellente!”.
Il brano ha insomma una sua identità e vita propria. Ciononostante l’idea successiva che ho avuto di associare delle immagini alle Divagazioni, ha fatto nascere un video creato per l’occasione dal montaggio del videomaker Francesco Russomanno. L’onore che ho avuto, che abbiamo avuto, di potere rappresentare l’Italia per la sezione musica alla XIX Settimana della Cultura Italiana all’Avana di fronte alle diplomazie internazionali ha fatto sì che un progetto su Vivaldi, che con Massimiliano Caporale avevamo già eseguito in Italia, diventasse un’ambiziosa esperienza musicale e ancora più culturale. Un accento sul quale si è particolarmente soffermato l’Ambasciatore italiano Andrea Ferrari nella sua introduzione ed Eusebio Leal Spengler –il maggiore storico di Cuba-.
Fondamentale e capillare è stato il lavoro di concertazione e direzione di Massimiliano Caporale con l’orchestra cubana Camerata Romeu, un’orchestra interamente femminile espressione del rigore e dall’alta professionalità della sua fondatrice Zenaida Romeu, -diretta discendente di una famiglia storica di musicisti cubani facente capo al nonno Armando Romeu Marrero. A loro si sono aggiunti due importanti musicisti cubani Ruy Lopez Nussa alla batteria e Jorge Reyes al contrabasso
All’innata musicalità e senso ritmico di questi musicisti, si è unita una conoscenza del repertorio classico mediata da una sensibilità e gusto del suono. Ci piace infine sottolineare la generosità, il prezioso apporto e l’assidua assistenza fornitaci da Giulio Cesaroni inesauribile sostenitore della cultura e del bello. Il suo entusiasmo per il nostro progetto Vivaldi è stato commovente. A lui il nostro sentito ringraziamento per tutto e molto, nonché per avere creato le condizioni per la registrazione del concerto e la realizzazione di questo cd.
Maurizio D’Alessandro
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ENGLISH
Vivaldi and other follies - Italy meets Cuba
The revisitation of such a well-known and popular piece of classical music as Antonio Vivaldi's The Four Seasons, while subtly enlivening it with a jazzy input, is an operation that takes us to the outer limits of the musical imagination and that contributes towards rejuvenating and regenerating the whole composition. The idea that inspired Massimiliano Caporale and myself began withe, because these themes and melodies are always easily perceived and recognized, even when they have undergone a re-elaboration that puts them inside a whole new context or sound environment. Some thematic incipits of the Seasons have been used in almost all of the movements, so that they can act as the pretext and the function for the improvisational lines that are sometimes played by the clarinet, sometimes by the piano, and sometimes by both these instruments, supported by the discerning and ever-changing rhythmic patterns of the bass and the drums, as well as by the reassuring timbral texture of the string orchestra. At other times, in the Largo movement of the Spring, for example, the long melodic curve has undergone a process of filling and of enrichment, with the emphasis placed on a musical arabesque that gracefully alters the confines of the melody so as to turn this movement into something very different. The digressions, both planned and more immediate, are therefore present transversely, but we believe that they are always musically coherent and consistent, thus preserving the spirit of Vivaldi to a good degree.
The various metamorphoses that run through The Four Seasons to varying degrees thus become brackets or subordinate clauses that continually open and close, giving rise to reflections and new thoughts as if in a discussion, without ever unmaking or damaging the basic ideas established by the Venetian “red priest” to which we always return. Sometimes, as in the slow movements of Summer, Autumn and Winter, we opted to stay rather close to the original piece, so as not to rumple or disturb the felicitous minimalism with which Vivaldi creates a feeling of static equilibrium and tranquillity, thanks to his pure and simple melodies.
In addition to
"The idea of writing this piece was inspired by my great friend the clarinettist Maurizio D'Alessandro. Having collaborated with him for years and being familiar with his enormous skills as a virtuoso, as well as with the beautiful sound of his clarinet playing, I was effortlessly inspired to elaborate a concertante form accompanied by the piano. The piece, which Paradisi originally intended for a solo instrument, has thus been given a wider dimension, that of a double concert for clarinet, piano and string orchestra. The original classical bipartite form has been expanded in this re-elaboration thanks to the addition of some new original sections. For example there is an introduction for solo clarinet and piano, in addition to a central section that is rather lyrical and intense, in a distinct contrast to the section (A) that corresponds to Paradisi's composition. The new sections are linked to each other by the almost exclusive use of the elaboration of the main theme or motif and this, despite the variety of stylistic elements used, gives a coherence and unity to the whole composition. The first public performance was given at Havana, where Maurizio played my piece with a thousand different expressive nuances, I would say in a superb way!".
In short, the Divagazioni has an identity and a life all of its own, a fact that led to my decision to associate some footage of the concert in Cuba with the piece, edited by the video-maker Francesco Russomanno to create a music video. We all had the great honour of representing Italy at the concert of inauguration of the 19th Week of Italian Culture in Havana, and this international diplomatic context meant that the Vivaldi project, that I had already performed in Italy together with Massimiliano Caporale, became an ambitious musical and above all cultural experience, promoted by the Italian Embassy in Cuba. This was the factor that the Italian Ambassador Andrea Ferrari, together with Eusebio Leal Spengler – the leading Cuban historian – emphasised in their introductory speeches to present the concert.
Massimiliano Caporale's musical arrangements and his work of conducting the Cuban orchestra Camerata Romeu was very thorough as well as vitally important. This is an all female orchestra that fully expresses the rigour and high professional levels of its founder Zenaida Romeu, who is the direct descendant of a Cuban family with a long tradition in performing and composing music, starting with her grandfather Armando Romeu Marrero. The two important Cuban musicians Ruy Lopez Nussa on the drums and Jorge Reyes on the double bass also joined the orchestra for the occasion of the concert.
The innate musicality and feeling for rhythm of these musicians is coupled with their knowledge of the classical repertoire, and is mediated by their great sensitivity and good taste regarding sound. Finally we would like to mention the generosity, the valuable contributions and the assiduous assistance provided to us by Giulio Cesaroni, who is such an inexhaustible advocate and upholder of culture and beauty. His enthusiasm for our Vivaldi project was very deeply felt and we wish to sincerely thank him for everything he did, as well as for the way he created the right conditions for the recording of the concert and for the realization of this CD.
Maurizio D’Alessandro
Track List
A. Vivaldi (arr. J. Calandrelli)
Le Quattro Stagioni
(for clarinet, string orchestra, harpsichord and jazz trio (piano, double bass and drums)
1,2,3 Primavera 14’51
4,5,6 Estate 15’18
7,8,9 Autunno 15’24
10,11,12 Inverno 13’52
D. Paradisi / M. Caporale
13 Divagazioni sulla Toccata di Paradisi 6’30
E. Morricone (arr. M. Caporale)
14 The Mission 2’42
Total time 68’45
Personnel
Maurizio D’Alessandro clarinet
Massimiliano Caporale piano and direction
Orchestra Cubana Camerata Romeu
Stable orchestra conductor
Direttrice stabile dell'Orchestra
Zenaida Romeu
Special guests from track 1 to 12
Jorge Reyes double bass, Ruy Lopez Nussa drums
Produced by ARCA99
Creative production coordinator: Fabrizio Salvatore
Violíns I
ANABEL ESTEVEZ ACOSTA (concertino)
AMELIA FEBLES DÍAZ
NOELIA MARÍA GARCÍA OLIVERA
LILLIAM MARTA LLANES GONZÁLEZ
MARIA DE LOURDES POMARES LIMA
Violins II
YADIRA COBO RODRÍGUEZ (principal)
CAMILA MARTEL PÉREZ
MAITE GÓMEZ ESTEVEZ
ADRIA GÓMEZ BÁEZ
Violas
LISBET SEVILA BRIZUELA (principal)
MARIA TERESA LUSSÓN SANTOS
BEATRIZ BRIGIDA PILOTO RODRÍGUEZ
DENIA LEÓN CEDEÑO
Cellos
MARÍA CARLA LLERA SOLER (principal)
MARA MERCEDES NAVAS GARCÍA
Double bass
CARIDAD ZALDIVIA LORES
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Special thanks
Si ringrazia per la collaborazione
Ambasciata Italiana L’Avana – Cuba
Giulio Cesaroni – ARCA
Recording Data
Live recorded on the 21st of november 2016 at "Basilica Menor del Convento San Francisco de Asis" - Avana (Cuba)
Sound engineer: Alfonso Peña Alvarez
Editing e mixing: Studio K Service - Roseto degli Abruzzi (TE) - Italy
Sound engineer: Vincenzo Irelli
Mastering: AlfaMusic Studio – Rome - Italy
Sound engineer: Alessandro Guardia
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