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Artist: Giuseppe Venezia     Album: I've Been Waiting For You     Label: GleAM Records     Code: AM7031

I've Been Waiting For You

  • I've Been Waiting For You

  • Giuseppe Venezia

  • 18 October 2024

  • AM7031

  • 8059018220322

  • Digital, GleAM Records

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  • Created on : 04 October 2024

  • Total songs : 7

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  • From: GleAM Records

Press Release

GleAM Records è orgogliosa di annunciare l'uscita di I’ve Been Waiting For You, il nuovo album del bassista lucano Giuseppe Venezia

 

                                

GleAM Records è orgogliosa di annunciare l'uscita di I’ve Been Waiting For You, il nuovo album del bassista lucano Giuseppe Venezia, disponibile in formato Vinile 180 gr. Limited edition, CD Gatefold 3 e digital download/streaming dal 18 ottobre 2024 e distribuito da IRD International e Believe Digital. L’uscita sarà preceduta dai singoli Messaggeri (4 ottobre 2024) e Song for Gerald(11 ottobre 2024).

 

“This recording is a true honest performance of modern jazz with high level of sophistication and melody and shows Venezia’s composition skills as well as his control of the bass. This is one of these recordings that I can listen to over and over; it’s masterfully recorded and the compositions are sequenced in a way that makes me want to sit and just listen to the whole recording.”

Gerald Cannon

 

“I've been waiting for you” is an album that crosses the themes of modern jazz with depth of spirit and wisdom. Giuseppe Venezia outlines the directions of his music with authority, swing and with the beauty of his lines. The cohesion of these five musicians is the result of an alchemy as is not always the case in recording sessions where the sound of the band and the solo qualities of the musicians are so important. Thank you Giuseppe for your return to the scene as a leader. It would almost be said that even "we were waiting for such great music".

Spencer Travis

 

 

Attivo sulla scena jazz internazionale da quasi un ventennio, Giuseppe Venezia è considerato una “first call” da molti musicisti americani che si esibiscono in Europa. Molto attivo in veste di sideman con collaborazioni di prestigio, ritorna con un album a proprio nome dopo una lunga parentesi, presentando un progetto costituito interamente di sue composizioni, pensato e collaudato dopo innumerevoli concerti con un quintetto di eccellenza formato da alcuni dei suoi compagni di viaggio più fidati. Il polistrumentista lucano Attilio Troiano al sassofono tenore e flauto, il pianista pugliese Bruno Montrone, il batterista lucano Pasquale Fiore e Fabrizio Bosso alla tromba che ha abbracciato totalmente il progetto partecipando alla realizzazione di tutte le tracce.

L’album attraversa tutte le tematiche e forme del Jazz moderno, filtrate ed attualizzate attraverso la sapiente cifra autorale del leader.

 

Il disco apre con Prelude to a Message che vede il bassista lucano in “solitaria” preparare il terreno per il brano successivo annunciandone il messaggio con accenni tematici. Poche note, lasciate riecheggiare libere. 

Poco più di un minuto di musica che mette in evidenza fin da subito la saggezza di un musicista che pur nella sua consumata coscienza di ruolo sa conquistare la scena con autorevolezza offrendo una grande bellezza di suono.  

 

Segue Messaggeri, brano dalle forti tinte hardbop. Un palese tributo al sound, ad un’ idea e a tutti i grandi musicisti che nell’arco della lunga carriera hanno contribuito a rendere immensi i Messanger di Art Blakey. 

La composizione si divide tra sezioni afro/latin ed una swing e su questa struttura, che si ripete ma che ogni volta porta con sè qualcosa di nuovo, i musicisti raccontano la propria storia, mostrando una forte connessione tra loro. 

 

È la volta della title track, I’ve Been Waiting for you, una composizione ispirata all’autore da suo figlio e perciò a lui profondamente dedicata.  

Una melodia dolce che si sviluppa su un tempo 3/4 dove il flauto e la tromba si incontrano e la ritmica tesse una trama che via via diventa più fitta. Gli interventi solistici sono qui misurati e volti a preservare l’organicità complessiva della musica e la purezza della melodia.


 

Chiuda la prima parte dell’album Song for Gerald, brano dedicato al grandissimo Gerald Cannon con il quale Giuseppe ha studiato e stretto un rapporto di amicizia profonda. Cannon ha “prestato” la voce del suo contrabbasso a numerosissime star di questa musica: Elvin Jones, McCoy Tyner, Roy Hargrove, Abbey Lincoln, Wynton Marsalis, solo per citarne alcuni. 

Cannon è stato fonte di ispirazione per questo brano ed ha spinto Giuseppe nel corso degli anni a lavorare sulla scrittura di musica originale convinto del fatto che le sue grandi doti interpretative avrebbero potuto esprimersi ancor più profondamente nella composizione. 

 

Just a Line from the Past è una ballad vera, nello stile più autentico di questa musica ma che non cade mai nel manierismo sterile ed apporta anche armonicamente input di freschezza in un brano che a primo impatto potrebbe sembrare scritto negli anni ’50 e ’60. Il tema sembra porre una serie infinita di domande nella sezione “A” e altrettante risposte nella sezione”B”. Il brano è caratterizzato da un contrasto profondo tra la tromba ed il sassofono sia nell’esposizione del materiale tematico che durante le improvvisazioni. Al lirismo e alla dolcezza della tromba di Bosso si contrappone il suono di Troiano che sembra voler esplorare un territorio più “acido e spigoloso” senza mai smettere di far cantare il proprio strumento. Anche ritmicamente la differenza tra i due assoli è netta, lasciando un tappeto meno ricco ma sempre consistente a supporto del solo della tromba e passando nel two feel durante il solo del sassofono. 

 

Blue Bird è un concentrato di energia nello stile bebop, un omaggio ai grandi musicisti che hanno reso immortale il Jazz, come Parker, Gillespie, Powel, Jones. 

Come è evidente nel titolo, la sua struttura è quella del blues nella sua evoluzione armonica elaborata dal magico Charlie Parker. Il quintetto viaggia sui tipici ostacoli di questa progressione ad una velocità molto sostenuta sprigionando una grande energia. 

 

Chiude l’album The Shortest Story, una composizione dalla sonorità più moderna, con una struttura tipica del jazz, la classica song form “AABA” ma che in questo caso differisce per lunghezza. L’autore infatti, anziché “occupare” le canoniche sezioni da 8 battute,  sceglie di dimezzarne la durata. La sfida concettuale implicita in questa scelta è quella di esporre una melodia utilizzando al meglio il “tempo a disposizione”. 

Il mood generale è quello di una pulsazione bossa implicita ma mai espressa in modo idiomatico. Le aperture, le frammentazioni e le elusioni ritmiche del talentuoso batterista Pasquale Fiore in sinergia con le sinuose linee del leader aggiungono una nuova gamma di colori alla tavolozza sonora di un album che parla apertamente dell’amore per il Jazz attraverso la voce autorevole di 5 musicisti di prim’ordine. 

Track List

01.

Prelude to a Message 

01.14

02.

Messaggeri 

06.33

03.

 I’ve been Waiting for You 

05.34

04.

Song for Gerald 

08.03

05.

Just a Line from the Past 

08.34

06.

Blue Bird 

04.09

07.

The Shortest Story 

07.10

Total Time

 

41.17

Personnel

Giuseppe Venezia – doublebass

Fabrizio Bosso – trumpet

Attilio Troiano – tenor saxophone & flute

Bruno Montrone – piano

Pasquale Fiore – drums

 

Recording Data

Recorded on May 6, 2024 at Sorriso Studios in Bari (Italy)

Mixed & Mastered on June 24, 2024 at Sorriso Studios in Bari (Italy)

Sound Engineer: Tommy Cavalieri

Artwork & Graphics: Studio Clessidra

Produced by GleAM Records & Rosetta Jazz Club

Printed in Italy 2024

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