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Artist: Manlio Maresca & Manual For Errors     Album: Hardcore Chamber Music     Label: Auand     Code: AU9063

Hardcore Chamber Music

  • Hardcore Chamber Music

  • Manlio Maresca & Manual For Errors

  • 25 July 2016

  • AU9063

  • 8031697906322

  • Jazzos, Auand

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  • Created on : 11 August 2016

  • Total songs : 11

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  • From: Auand

Press Release

L’elogio dell’errore di Manlio Maresca & Manual For Errors
"Hardcore chamber music”


L’esaltazione dell’errore è all’origine del nuovo album di Manlio Maresca. Un elogio di raffinate scorrettezze musicali dal titolo Hardcore chamber music, in uscita il 7 ottobre per l’etichetta Auand. Il chitarrista Maresca, leader del gruppo Manual for Errors, composto da Francesco Lento (tromba), Daniele Tittarelli (alto sax), Roberto Tarenzi (piano), Matteo Bortone (contrabbasso), Enrico Morello (batteria), opera in uno spazio compositivo puro, in cui il margine di errore concesso diviene la base di una scoperta creativa quasi rivoluzionaria. Ispirazioni musicali estemporanee governano una ricerca accurata di una condizione “scorretta”, di uno “sbaglio sonoro”, all’interno di una definita struttura jazz. I suoni, atomi sparsi nel sistema musicale, creano dissonanze e distorsioni insistite, determinando lucide connessioni di significato.

Il disco di Maresca nasce all’interno di una dimensione stabilita a priori, alterata da una componente di casualità. Nel mezzo c’è la composizione, costituita da un equilibrio stabilito da una serie di regole e restrizioni, - afferma Maresca - che però non impediscono all’imprevedibile logica del caso di avventurarsi in territori per così dire “proibiti”. Il quadro compositivo tende a cambiare nel momento in cui nuove aperture, spazi sonori incontaminati, si inseriscono liberamente in un tessuto musicale inconsueto e radicale. Essendo stato adolescente negli anni ’90, mi hanno influenzato enormemente i Primus, gli Shellac, gli Einstürzende Neubauten, i Kraftwerk. Gruppi che insieme ad altri hanno rivoluzionato lo scenario musicale in quel periodo. La loro musica, infatti, è costituita soprattutto da quella materia che normalmente è considerata scarto, la dissonanza acquista un’emancipazione, i feedback e i rumori di fondo diventano parte dell’arrangiamento, tanto da metterli in connessione con le stralunate atmosfere di Monk, di Jaki Byard e del Miles degli anni ’60.

Lo stesso discorso vale per l’aspetto ritmico, un tempo dispari e irregolare è considerato un 4/4 inesatto: l’effetto di una versione apparentemente “sbagliata” è lo stesso che produce un vinile o un cd graffiato. La maniera di saltare sistematicamente sempre nello stesso punto – dichiara ancora Maresca - ci fa memorizzare la canzone in una determinata maniera. Una volta che poi capita di ascoltarla com’è realmente, si rimane sorpresi, perché questa ormai è per noi la versione “sbagliata”.

“Hardcore chamber music” ha in sé un substrato cromatico considerato “materiale di scarto”, in cui le dissonanze acquisiscono una ragione d’essere, e le “scorrettezze di musica da camera”, insieme alle macchie sonore e ai rumori di fondo, divengono parte integrante di un arrangiamento originale. Il titolo prende spunto dalla natura delle composizioni.

Nel dispiegarsi di ogni singolo brano, si ha la sensazione di seguire un’invisibile e delirante trama, che ci porta verso sonorità senza alcuna risoluzione. Come in un percorso apparentemente disarmonico, l’equilibrio della musica “sporca” di Manlio Maresca trova un proprio spazio d’azione nel gioco atonale e poliritmico generato dalla musica stessa.

L’ensemble di musicisti che ruota attorno alla figura del compositore suona composizioni originali del chitarrista, trame sonore che considerano l’inesattezza musicale fonte di imprevedibili cambi di scena, senza mai trascurare le tradizioni del jazz, ormai radicate nella loro sensibilità. Nel brano Craving rag, Maresca fa appello al jazz primordiale degli anni ’20 del Novecento, estremizzando, come in una sorta di desiderio compulsivo, la ricerca sonora. Esercizi di memoria, invece, dà spazio alla capacità costruttiva dell’artista di memorizzare una pavimentazione ritmica e armonica poco comoda. Nell’iterazione ossessiva di Domosynth, una specie di jingle pubblicitario, si intrecciano sonorità e si alternano fasi che rivoluzionano l’assetto formale del brano.

La sintesi musicale di Maresca si definisce all’interno di un immaginario estetico-musicale composto da materiali sonori in costante movimento, che scontrandosi tra loro determinano sensazioni di sconcerto iniziale e di curiosità un istante dopo.

Manlio Maresca, classe 1977, fonda nel 2001 i “Neo” e successivamente gli “Squartet”, con i quali si esibisce in tutta Europa. Nel 2010 intraprende un tour negli Stati Uniti, insieme ai “Neo”, durante il quale registra Neoclassico, nell’Electrical Audio Studio con il sound engineer Steve Albini (Shellac, Pixies, Nirvana, The Ex) a Chicago. Nel 2006 collabora con Steve Piccolo e dal 2008 al 2015 con Joe Lalli. Nel 2012 fonda il trio Andymusic, che esordisce accompagnando il poeta, attore e scrittore Remo Remotti. Con Andymusic, nel 2016, si esibisce al Torino Jazz Festival, al Fano Jazz by the Sea e ad Urbino Jazz Festival. Nel 2013 entra a far parte dell’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi, collaborando a fianco di ospiti del calibro di Gabriele Coen, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Niccolò Fabi, Paolo Fresu, Greg Hutchinson, e suonando sul palco del Primo Maggio. Nel 2016, sempre insieme all’Orchestra Operaia, registra il disco omonimo, uscito il 30 marzo per la collana “Jazz Italiano Live”, in collaborazione con la Casa del Jazz di Roma, edizioni l’Espresso. Sempre per la stessa raccolta registra l’album con il gruppo "Giovani Leoni", composto da Francesco Diodati, Fulvio Sigurtà, Beppe Scardino, Enrico Bracco, Gabriele Evangelista e Federico Scettri. Nel 2016 suona con il contrabbassista Ameen Saleem, leader del progetto “The Groove Lab”.

ENG

Manlio Maresca & Manual For Errors, in praise of mistakes
Hardcore Chamber Music

Glorification of errors is the basis for Manlio Maresca’s new album. Hardcore Chamber Music, out October 7 on Auand Records, acclaims refined music wrongness. The Italian guitar player leads Manual for Errors, a project featuring Francesco Lento (trumpet), Daniele Tittarelli (alto sax), Roberto Tarenzi (piano), Matteo Bortone (double bass), and Enrico Morello (drums). The composition area he works in lets the margin of error be the foundation of a revolutionary creative discovery. Extemporary music inspirations rule an accurate research of a “sound mistake” within a well-defined jazz structure.

Maresca’s album comes from a preconceived dimension, which is then altered by an element of randomness. Right in the middle is composition: a series of rules and conventions – as Maresca says – that however doesn’t prevent unpredictable chances to happen in such “forbidden” areas. The compositional picture tends to change when new, immaculate sound spaces open up in an unusual and extreme music fabric. Having experienced the 90s as a teenager, he was highly influenced by Primus, Shellac, Einstürzende Neubauten, and Kraftwerk. Such bands, among others, revolutionized the music scene at that time. Their music is mainly made up of what is generally considered as waste: dissonance emancipates, feedbacks and ground noise become part of the arrangement, which connects them to the likes of Monk, Jaki Byard and the 60s-Miles Davis.

The chromatic underlayer in Hardcore Chamber Music is “waste”: dissonances have their raison d'être while chamber music foul play, along with music stains and ground noises, become parts of the original arrangement. The title is inspired by the nature of these compositions. When the tracks unfold, an invisible and nonsensical plot takes us to sounds with no resolution. As in an apparently disharmonic path, Maresca’s “dirty” music balance finds its spot in atonality and polyrhythms.

Nevertheless, when the band members play the leader’s original compositions, none of them forgets the jazz tradition embedded in their own sensibility. ‘Cravin Rag’ recalls the primordial jazz of the 20s, thus taking the music research to the extreme.. On the other hand, ‘Esercizi di memoria’ makes room for the artist’s ability to memorize a not-so-comfortable rhythmic and harmonic ground.

Maresca’s synthesis is defined within an aesthetic and musical consciousness made up of elements in motion: their collisions cause bewilderment at first, immediately followed by curiosity.

Track List

01 Craving Rag
02 Esercizi di Memoria
03 Hardcore Chamber Music
04 Domosinth
05 Una Bella Voce
06 Authing Out
07 If I Were a Bello
08 Speedball
09 Nodo in Gola
10 Isc
11 Esercizi di Memoria (summer version)

Personnel

Francesco Lento trumpet
Daniele Tittarelli alto sax
Manlio Maresca
guitar
Roberto Tarenzi piano
Matteo Bortone double bass
Enrico Morello drums

Recording Data

Produced by Manlio Maresca
Executive Producer: Marco Valente
Recording: Groovefarm, Roma – Italy
Engineer: Davide Abruzzese
Cover Photo: Paola Sarappa

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