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Artist: GULLIVER + ROBERTO OTTAVIANO     Album: The Billia Session     Label: Dodicilune     Code: ED586-8

The Billia Session

  • The Billia Session

  • GULLIVER + ROBERTO OTTAVIANO

  • 18 June 2025

  • ED586-8

  • 8059772565868

  • Dodicilune

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  • Created on : 09 May 2025

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  • From: Dodicilune

Press Release


• PRESSRELEASE
Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei principali store online da BELIEVE DIGITAL, mercoledì 18 giugno 2025 esce “The Billia Session“, il nuovo CD del trio   Gulliver composto dal chitarrista Maurizio Brunod, dal contrabbassista Danilo Gallo e dal batterista Massimo Barbiero, affiancati dal sassofonista Roberto Ottaviano.

Registrato dal vivo presso il Grand Hotel Billia di Saint Vincent (Ao) in occasione del 44° Open Papyrus Jazz Festival, “The Billia Session” contiene musiche originali e musiche provenienti dalle tradizioni del mondo antico e moderno (Grecia, Finlandia, Spagna, Palestina, Turchia, Venezuela, Polonia, Cile, Etiopia) nelle originali riletture del quartetto attraverso il proprio consolidato spirito di ricerca espressiva, fra tradizione, avanguardia, musica popolare e rock.

Per i lillipuziani, Gulliver è un gigante; per gli abitanti di Brobdingnag è un nano. Ciò che Jonathan Swift scriveva nellibro “I viaggi di Gulliver”, pubblicato nel 1726, è valido ancora oggi: primo, bisogna osservare le cose sotto una lucediversa; secondo, viviamo in una società nella quale gli uomini sono incapaci di stabilire comunicazione ed empatiafra loro; terzo, il viaggio. L’avventuriero deve essere umile per potersi confrontare in assoluta libertà con le idee altrui. Massimo Barbiero, Maurizio Brunod e Danilo Gallo da sempre fanno del pensiero laterale un loro punto di forza; entrano in connessione con gli altri e con loro stessi; la loro esperienza tecnica si equilibra con quella umana; sono navigati globetrotter. E questo è Roberto Ottaviano entra con dolcezza dialogante e fermezza comunicativa, nella somma di un sentire condiviso che negli anni passati lui stesso aveva affrontato guardando a canzoni ed arie di Oriente e Occidente, Nord e Sud> (Davide Ielmini). Ma, soprattutto, per il quartetto l’anima della musica sta nel suo ininterrotto movimento. Nell’avanzare senza imboccare scorciatoie. Nella possibilità infinita di perquisire, e rivelare, sempre nuove dimensioni. La musica, in questo quartetto, non si fa ma si manifesta. E’ “una cosa sola”, perché i confini – per altro spesso invisibili – fra tradizione, avanguardia, musica popolare, rock non vengono smantellati ma assorbiti. E’ questo che fanno: Barbiero, perché pensa batteria e percussioni come strumenti ritmici ma anche melodici; Brunod perché riesce ad integrare leggerezza cameristica ad enfasi orchestrale, Gallo per la metronomica abilità nell’essere solista-accompagnatore, Ottaviano <per la sua capacità di rielaborazione del materiale, di sintesi espressiva, di cautela interpretativa>”.

• LINER NOTES by DAVIDE IELMINI
Il terreno comune sul quale si muovono il trio Gulliver e Roberto Ottaviano si ritrova in quel “repertorio non jazzistico” che sta al di fuori delle composizioni originali. I riferimenti: il primi dischi Extrema Ratio (2016) e Gulliver (2022) in cui la ricchezza globale del folclore popolare veniva spezzettata e riesposta alla sensibilità personale degli artisti. In "The Billia Session", che racchiude sessioni live e di studio al Grand Hotel Billia di Saint Vincent, la matrice è la stessa nel suo rimbalzare dalla Grecia alla Finlandia, dalla Spagna alla Turchia, dal Venezuela alla Polonia e dal Cile all’Etiopia. Con la stessa capacità di rielaborazione del materiale, di sintesi espressiva, di cautela interpretativa e di rappresentazione di un mondo dove il sax di Roberto Ottaviano entra con dolcezza dialogante e fermezza comunicativa. Dall’altro, la somma di un sentire condiviso: negli anni passati lo stesso Ottaviano aveva affrontato canzoni ed arie di Oriente e Occidente, Nord e Sud ma anche il prog-rock inglese (i Gentle Giant), così come Danilo Gallo aveva fatto con Beatles e Rolling Stones, Pink Floyd e Björk. Dunque, nuove prospettive musicali che travalicano secoli, culture e tradizioni nel tracciare l’imminente necessità di suoni che i quattro reimmaginano snodando le strutture, torcendo a volte le melodie, facendo vibrare sensazioni collettive e creando solide aspettative tra i break solistici e le riprese d’insieme. L’immancabile presa di coscienza sociale (i quattro luoghi immaginati da Jonathan Swift ne “I Viaggi di Gulliver” si trasformano in altrettante canzoni dedicate alla Palestina) è figlia di quella libertà improvvisativa radicale, complice la militanza negli Enten Eller, sulla quale Massimo Barbiero e Maurizio Brunod costruiscono un pellegrinaggio “senza inizio e senza fine”. Con un’assoluta fedeltà non tanto all’ibridismo musicale quanto a quella “Roba mista”, come Steve Lacy definiva il jazz, i quattro si incontrano in un luogo dove, annullando tempo e spazio, si raccoglie e si diffonde vita. E’ musica che evade le strettoie intellettuali, che sollecita e ammutolisce e che danza nel ritmo. In una multiformità di idee e complicità, di cadenze ora gioiose ora dolenti, di confessionali emotivi, di solismi di raffinata fattura e canti che risorgono da un’antichità moderna.
Davide Ielmini

 


• PRESSRELEASE (English)
Produced by Dodicilune, distributed in Italy and abroad by IRD and in the main online stores by BELIEVE DIGITAL, Wednesday 18 June 2025 sees the release of ‘The Billia Session’, the new CD by the Gulliver trio composed of guitarist Maurizio Brunod, double bassist Danilo Gallo and drummer Massimo Barbiero, featuring saxophonist Roberto Ottaviano. 

Recorded live at the Grand Hotel Billia in Saint Vincent (Ao) on the occasion of the 44th Open Papyrus Jazz Festival, ‘The Billia Session’ contains original music and music from the traditions of the ancient and modern world (Greece, Finland, Spain, Palestine, Turkey, Venezuela, Poland, Chile, Ethiopia) in the quartet's original reinterpretations through their consolidated spirit of expressive research, between tradition, avant-garde, popular music and rock.

To the Lilliputians, Gulliver is a giant; to the inhabitants of Brobdingnag, he is a dwarf. What Jonathan Swift wrote in ‘Gulliver's Travels’, published in 1726, is still valid today: firstly, we need to look at things in a different light; secondly, we live in a society in which men are incapable of establishing communication and empathy with each other; thirdly, the journey. The adventurer must be humble in order to be able to confront the ideas of others in absolute freedom. Massimo Barbiero, Maurizio Brunod and Danilo Gallo have always made lateral thinking their strong point; they connect with others and with themselves; their technical experience is balanced with their human experience; they are experienced globetrotters. And this is Roberto Ottaviano's saxophone enters with dialoguing gentleness and communicative firmness, in the sum of a shared feeling that in past years he had addressed by looking at songs and tunes from East and West, North and South> (Davide Ielmini). But, above all, for the quartet, the soul of music lies in its uninterrupted movement. In advancing without taking shortcuts. In the infinite possibility of always searching, and revealing, new dimensions. Music, in this quartet, is not made but manifested. It is ‘one thing’, because the boundaries - often invisible ones - between tradition, avant-garde, popular music, rock are not dismantled but absorbed. And this is what they do: Barbiero, because he thinks of drums and percussion as rhythmic but also melodic instruments; Brunod because he manages to integrate chamber lightness with orchestral emphasis; Gallo for his metronomic ability as soloist-accompanist; Ottaviano <for his ability to rework the material, expressive synthesis, and interpretative caution>.

• LINER NOTES by DAVIDE IELMINI
The common ground on which the Gulliver trio and Roberto Ottaviano move is to be found in that ‘non-jazz repertoire’ that lies outside the original compositions. The references: the early records Extrema Ratio (2016) and Gulliver (2022) in which the global richness of popular folklore was broken up and re-exposed to the artists' personal sensitivity. In ‘The Billia Session’, which encompasses live and studio sessions at the Grand Hotel Billia in Saint Vincent, the matrix is the same as it bounces from Greece to Finland, from Spain to Turkey, from Venezuela to Poland and from Chile to Ethiopia. With the same capacity for reworking material, expressive synthesis, interpretative caution and representation of a world where Roberto Ottaviano's sax enters with dialoguing gentleness and communicative firmness. On the other, the sum of a shared feeling: in past years, Ottaviano himself had tackled songs and tunes from East and West, North and South, but also English prog-rock (the Gentle Giant), just as Danilo Gallo had done with Beatles and Rolling Stones, Pink Floyd and Björk. So, new musical perspectives that transcend centuries, cultures and traditions in tracing the imminent need for sounds that the four re-imagine by unravelling structures, twisting melodies at times, making collective feelings vibrate and creating solid expectations between solo breaks and ensemble takes. The unfailing social awareness (the four places imagined by Jonathan Swift in ‘Gulliver's Travels’ are transformed into as many songs dedicated to Palestine) is the child of that radical improvisational freedom, aided by their militancy in Enten Eller, on which Massimo Barbiero and Maurizio Brunod build a pilgrimage ‘without beginning and without end’. With an absolute fidelity not so much to musical hybridism as to that ‘mixed stuff’, as Steve Lacy defined jazz, the four of them meet in a place where, nullifying time and space, life gathers and spreads. It is music that evades intellectual bottlenecks, that urges and dumbs down and dances in rhythm. In a multiformity of ideas and complicity, of cadences that are at times joyful, at times sorrowful, of emotional confessionals, of solos of refined workmanship and songs that rise from a modern antiquity”.
Davide Ielmini

 

• BIO
Massimo Barbiero. Nasce a Ivrea nel 1963, ha studiato batteria e percussioni con Fiorenzo Sordini e Giorgio Gandino, entrambi percussionisti della RAI di Torino. Segue stages con batteristi come Jack DeJohnette, Steve Gadd, Peter Erskine, Roy Haynes, Andrea Centazzo, Daniel Humair, Pierre Favre, Jon Christensen, Bob Moses, Marilyn Mazur; prosegue i suoi studi con vibrafono e marimba concretizzando precedenti interessi per la musica classica e contemporanea. Nell’84 fonda l’Enten Eller, progetto jazz contemporaneo indirizzato verso una ricerca timbrica e ritmica. Con questo incide 16 CD e un DVD (spettacolo sulle immagini del film “il settimo sigillo” di Bergman con un connubio di danza e fotografia), suona in festival in Italia e all’estero, (il cd “Melquiades”, con l’illustre ospite speciale Tim Berne è stato votato come migliore disco del Mese (dicembre), dalla più importante rivista di jazz del mondo “DONW BEAT” evento mai accaduto ad un gruppo italiano). ENTEN ELLER è stato votato più volte tra i migliori gruppi italiani dalla prestigiosa rivista Musica Jazz. Cosi come lo stesso Barbiero è stato votato diverse volte, da Musica Jazz e da JazzIt Award, tra i migliori batteristi nazionali. Ha fatto parte della C.M.C. (Cooperativa Musica Creativa), associazione legata all’insegnamento e alla diffusione della musica jazz di ricerca.Nel Settembre 2012 la rivista JAZZIT ha dedicato uno speciale di dieci pagine con cd allegato,\" 25th Anniversary\" per celebrare venticinque anni di attività. Suona e incide con il quartetto Claudio Lodati Dac’Corda, con Carlo Actis Dato,Don Moye, Elton Dean, Harry Beckett,Hamid Drake, Mino Cinelu, Tim Berne, Markus Stockhausen, Alexander Balanescu, Iva Bittova, Roberto Ottaviano, Maria Pia De Vito, Billy Cobham, Antonello Salis, Giancarlo Schiaffini, Giovanni Maier,C.Cojaniz, Danilo Gallo, Eloisa Manera, Javier Girotto,Baba Sissoko. Nell’89 crea il progetto di sole percussioni, “ODWALLA”, con il quale incide 12 CD (di cui uno con Billy Cobham ) e tre DVD, partecipando a centinaia di Festival in Italia e all’estero.Votato nel 2014 e 2015 nel Top Jazz tra i migliori gruppi. Il progetto Silence Quartet: una prospettiva “diversa”, un ponte tra il modern jazz quartet e il pierrot lunaire... scrittura e libertà… insieme a musicisti di grande esperienza come il chitarrista C. Lodati o il Pianista C. Cojanitz e la voce della cantante Cangini. Il lirismo come obbiettivo finale, l’improvvisazione come punto di partenza, due Cd e diversi festival. Anche il progetto Water Dreams, con due cd all’attivo e decine di concerti è un progetto unico, per chitarre, percussioni ,danza e fotografia, progetto commissionato per la manifestazione “Cultura Arte e Pace” in ambito europeo, e prodotto dalla stessa. Marmaduke è invece un progetto con il violinista Alexander Balanescu, Claudio Cojaniz e Maurizio Brunod dove l’informalità lieve e riflessiva, la ricerca e la tradizione della forma ballad convivono in un groviglio di idee e di suoni che spiazza continuamente, un progetto che ha riscosso unanimi consensi di critica. Sono stati pubblicati 6 libri su di lui,ha inciso nel 2009 un cd solista “Nausicaa”, raro esempio di solo per batteria, registrazione in solitudine d’improvvisazione. Opera definita dalla critica “di grande maturità”, e “felice ispirazione e consapevole lucidità” a cui sono seguiti Keres Sisifo Mantis e Foglie d\'erba in hora mortis e Eros e Thanatos con altrettanti plausi. Anche il duo con la cantante Rossella Cangini ha prodotto un cd dal titolo “Denique Caelum”, lavoro ispirato all’Ulisse di Joyce. Altri lavori in duo con Giovanni Maier al cello o Marcella Carboni all\'arpa hanno ulteriormente sviluppato la ricerca sui duetti come Gabbia con Marta Raviglia su testi del 1200.ed il cd in solitudine per sola marimba \"Simone de Beauvoir\". Il progetto Woland, con Eloisa Manera ha prodotto 2 cd che hanno avuto un grande accoglienza, come il Trio Gulliver con Danilo Gallo.  Sky Tv gli ha dedicato un programma monografico sulla sua carriera. Attivo da anni come insegnante sul territorio (ha fondato la scuola di musica moderna - Music Studio) è anche il compositore della maggior parte delle musiche dei gruppi in cui opera. I suoi lavori sono stati recensiti in Italia, Francia, USA, Germania, Austria, Canada, Giappone... ed è stato intervistato più volte da riviste quali “Musica Jazz”, “Percussioni”, “Jazz Magazine”, “Drum Club”, “Allbout Jazz” e “Jazz It“, \"Strumenti Musicali\".... Collabora come percussionista in spettacoli teatrali e di danza. E\' endorsement  per i piatti UFIP e per le batterie Le Soprano. E’ presidente dell’Ivrea Jazz Club e direttore dell’Open Jazz Festival d’Ivrea, e del Open World Jazz Festival oltre che insegnante da anni. Ha partecipato ai più importanti festival nazionali e europei, tra cui: Siena Jazz, Clusone Jazz, Euro Jazz Festival, Jazz & Co. (Como), Ankara (Turchia), Bassano, Imola Jazz At the Rock, Chaumont (Francia), Belgrado (Jugoslavia), Pristina (Kosowo), Tarcento, Trento, JVC Festival (Torino), Macerata,Padova Porsche Jazz Festival, Locarno (Svizzera), Vicenza Jazz Coversation, Aosta, Roma (Villa Celimontana), Bergamo (Notti di Luce), Pescara, Sardegna “Musica sulle Bocche”, Roma \"Villa Celimontana\",Bressanone, Sirmione, Novara Jazz, Trieste, Recanati, St. Vincent,Levico \"Le vie del Jazz\", Reggio Calabria \"Eco Jazz\",Morgeux, Milano, Cremona (Progetto Jazz), Firenze, Terni, Udin & Jazz, Volterra Jazz, Jazz & Wine of Peace, Sile Jazz TV... e in jazz club in tutta Italia e all’estero.

Danilo Gallo. docente di - Contrabbasso Jazz - Basso Elettrico Danilo nasce a Foggia, profondo sud, nel 1972. Dopo studi di chitarra classica, studia basso elettrico e contrabbasso presso la scuola "Il Pentagramma" di Bari (1992-95). Si perfeziona seguendo seminari e workshops e, da subito, intraprendendo intensa attivita' concertistica.  Nei circa 2000 concerti in tutti i continenti, in oltre 30 anni di attivita', tra gli altri, ha suonato con:  Benny Golson, John Tchicai, Steve Grossman, Enrico Rava, Bill Frisell, Bob Mintzer, Uri Caine, Marc Ribot, Trilok Gurtu, Hamid Drake, Rob Mazurek, Gary Lucas, Sam Amidon, Mike Patton, Elliot Sharp, Chris Speed, Jim Black, Wayne Horvitz, Tom Raney, Ben Perowsky, Ray Anderson, Seamus Blake, Cuong Vu, Anthony Coleman, Steven Bernstein, Don Moye, Ralph Alessi, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Giancarlo Schiaffini, Roberto Ottaviano, Roberto Gatto, Enzo Favata. In ambito pop/rock/folk, si ricordano le collaborazioni con Cristina Dona', Bruno Lauzi, Tenores di Bitti, Sainkho Namtchylak, tra gli altri.  Spesso collabora a performance che vedono la musica insieme alla poesia, al teatro, alla letteratura, alla danza, alla pittura (si ricordano le collaborazioni con Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Danjiel Zezelj).  Ha all'attivo circa 130 incisioni discografiche che spaziano dal jazz, al pop, al rock, alla musica improvvisata. (www.danilogallo.bandcamp.com)   E' ideatore e co-fondatore del collettivo etichetta indipendente El Gallo Rojo Records (2004-2017)  Ha partecipato, suonando dal vivo, a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui RAI (Battiti, Moby Dick), Mediaset, Radio Popolare, Radio France, BBC, Radio Nazionale Olandese NPO, Radio Hong Kong RTHK.

Maurizio Brunod. Chitarrista compositore tra i più’ noti in Italia, musicista “trasversale” ed eclettico , collabora infatti con molti ensamble e solisti di diversa estrazione passando dalla musica latina al jazz, dalla musica elettronica a quella d’avanguardia e con una marcata predisposizione al guitar solo, progetto che lo contraddistingue da anni . Le sue influenze spaziano dalla musica classica, a quella jazz, dalla etnica al rock progressive. La sua discografia conta ormai 52 titoli, 6 dei quali per sole chitarre. Da anni sempre tra i migliori chitarristi nei vari referendum come il ” top jazz “di Musica Jazz e il “jazz it Awards” di JazzIt, vanta numerose collaborazioni illustri con musicisti jazz e del mondo latino come: Enrico Rava, MIroslav Vitous, Ralph Towner, Javier Girotto, Elliott Sharp, Septeto Nacional Ignazio Pinero, Orchestra Elio Reve’, John Surman, Tim Berne, Alexander Balanescu, Dave Gilmore , Ivar Antosen , Brad Jones, Stefano Senni , Roberto Gatto, Garrison Fewell, Enten Eller, Calixto Oviedo, Danilo Gallo, GIovanni Palombo, Gianluigi Trovesi , Claudio Lodati, Achille Succi, Giancarlo Schiaffini, zlatcko Kaucic, U.T.Ghandi , Emanuele Parrini, Aldo Mella, Daniele Di Bonaventura, Antonello Salis, Boris Savoldelli e moltissimi altri. È’ cofondatore assieme a Massimo Barbiero, dello storico ensemble Enten Eller (Brunod-Mandarini-Maier-Barbiero) formazione tra le più longeve del panorama jazzistico Europeo, Trent’anni di storia e 13 album realizzati. Molti i programmi radiofonici e televisivi che l’hanno ospitato o mandato sue musiche: Fahrenheit Rai 3 , Otto e mezzo La 7, Battiti Rai 3, Piazza Verdi Rai 3, radio Montecarlo, Anima Jazz, radio Capodistria, Rai stereo notte, svariate le interviste su mensili musicali italiani ed internazionali. Moltissime le sue partecipazioni ad importanti festival e clubs in Italia, Europa, Russia, Africa, USA tra cui: “Universi jazz Valladolid” (Spagna),” Jvc “San PIetroburgo (Russia), “jazz festival Belgrado”(Serbia)” Smeltedighelen” Mo i Rana ( Norvegia),” Artisan Guitar Show” (Pensilvenia), “Luther show case ” ( Woodstock) ” Alliance francaise” Acra (Ghana), Chur festival (SVizzera), Palais des congres Lome’ (Togo), “Zink Bar-Rockwood music hall-Williamsburg music Center” New York ” , “Madame guitar” Tricesimo(UD), ” Jazz&wine& Peace ” (Cormons) “Musica sulle bocche”(Olbia), “Galliate guitar master”(No), “EuroJazz festival Ivrea”(TO), “Padova jazz Festival”, ” Atellier della Musica”, “Latino Americando”(Milano), “Un Paese a 6 corde”(VB) ,”Casa del jazz”(Roma ), “Udine Jazz”,” SudTIrol jazz fest”(BZ), “Clusone jazz festival”(BG), “Extra festival”, ” Torino jazz festival” (Torino), “jazz Groove” (Mestre) , “Acoustic Francia Corta” (BS), La fabbrica del jazz (Schio) Teano jazz festival, (Chieti) Sile jazz ( veneto) Novara jazz, Iseo jazz festival(Bs) , Progetto jazz (Cremona), Siena jazz festival, Salotto Musicale (Milano). Pubblica il metodo “Manuale di sopravvivenza del chitarrista curioso” fingerpicking.net (distr.ediz Curci). Collabora con la rivista “Chitarra Acustica”.

Roberto Ottaviano. Attivo sulla scena jazzistica internazionale da oltre quarant’anni ha suonato e inciso con alcuni tra i più importanti musicisti americani ed europei a cavallo tra diverse generazioni. A cinque anni prende lezioni di clarinetto al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari poi studia sassofono classico a Perugia con Federico Mondelci, armonia e composizione classica con Walter Boncompagni, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Un fortuito incontro con Steve Lacy lo spinge ad approfondire lo studio del sax soprano. In America studia composizione jazz e arrangiamento con Ran Blake, Bill Russo, George Russell collaborando con Buck Clayton, Ernie Wilkins, Benny Bailey, Sal Nistico; poi è membro dell’orchestra di Andrea Centazzo, collabora con Gianluigi Trovesi, Theo Jörgensmann, Franz Koglmann, Carlo Actis Dato, Radu Malfatti, Carlos Zingaro, Franz Koglmann, Georg Gräwe, Ran Blake, Tiziana Ghiglioni. Nel 1983 pubblica il suo primo album (“Aspects”) con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Carlo Actis Dato. Nel 1986 costituisce un quartetto con Arrigo Cappellatti. Nel 1988 fonda l’ensemble di ottoni “Six Mobilies”, nel 1988 incide un omaggio a Charles Mingus (Mingus – portraits in six colours ), nel 1990 incide “Items from the old earth”. Dal 1979 collabora con numerosi musicisti jazz come Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Barre Phillips, Keith Tippett, Steve Swallow, Irene Schweizer, Kenny Wheeler, Henry Texier, Paul Bley, Aldo Romano, Myra Sant’agnello, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Mario Schiano, Trilok Gurtu, Samulnori, Pierre Favre. Suona in moltissimi jazz festival europei e americani. Si esibisce in Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Jugoslavia, Albania, Romania, Russia, India, Giappone, Messico, Tailandia, Marocco, Algeria, Costa d’Avorio, Senegal, Cameroun, Stati Uniti, Canada, ed ha inciso per Red, Splasc(h), Soul Note, Dodicilune, Hat Art, Intakt, ECM, DIW ed Ogun. Da didatta ha tenuto corsi a Woodstock N.Y., nei conservatori di Città del Messico, Vienna, Groningen, presso le istituzioni culturali di Urbino, Cagliari, Firenze, Roma, Siracusa. Ha fondato il corso Musica Jazz nel Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e di cui è coordinatore da quasi 30 anni. È autore del libro, “Il sax: lo strumento, la storia, le tecniche” (Muzzio editore, 1989). Per Dodicilune ha pubblicato, con varie formazioni, “Un Dio Clandestino” (2008), “Arcthetics. Soffio Primitivo” (2013), “Forgotten Matches. The Worlds of Steve Lacy” (2014), “Astrolabio” (2015), “Eternal Love” (2018), i due dischi dell’anno per Top Jazz (referendum indetto dalla rivista Musica Jazz) “Sideralis” (2017) e “Resonance & Rhapsodies” (2020), “Charlie’s Blue Skylight” (2022) e “A che punto è la notte” (2023). È stato eletto musicista italiano dell’anno per Top Jazz 2022, referendum annuale indetto dalla storica rivista Musica Jazz.

Track List

• TRACKLIST
1) Sèikilos
2) En Voi Sua Unhoitaa Poies
3) Nanita Nana
4) Lilliput / Palestine Song
5) M?s?rl?
6) Brobdingnag / Palestine Song
7) Apure En Un Viaje
8) Kinder-Yorn
9) Laputa / Palestine Song
10) El Pueblo Unido
11) Houyhnhnm / Palestine Song
12) Ethiopian Song

 

• COMPOSITIONS BY
Compositions by trad. Greece (1), trad. Finland (2), trad. Spain (3), Maurizio Brunod/trad. Palestine (4), trad. Turkey (5), Roberto Ottaviano/trad. Palestine (6), trad. Venezuela (7), Mordechai Gebirtig, Yiddish Song from Poland (8), Danilo Gallo/trad. Palestine (9), Sergio Ortega, Chile (10), Massimo Barbiero/trad. Palestine (11), trad. Ethiopia (12).

Personnel

• PERSONNEL
Maurizio Brunod, guitars
Danilo Gallo, doublebass, bass balalaika, flute
Massimo Barbiero, drums, percussion, marimba
guest Roberto Ottaviano, soprano sax

Recording Data

• PRODUCTION DATA
Total time 55:10 STEREO DDD
(p) 2025 DODICILUNE (Italy)
(c) 2025 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilunedischi.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed586
8059772565868

 

• RECORDING DATA
Produced by Associazione Music Studio and Maurizio Bizzochetti, Dodicilune. Live recorded 13 September 2024 by Claudio Boschetti KlAudio at 44° Open Papyrus Jazz Festival, Grand Hotel Billia, Saint Vincent (Ao), Italy. Additional recordings, mixing and mastering 28 October 2024 by Vincenzo De Leo at Crossroad Recording Studio, Cologno Monzese (Mi), Italy. Cover photo (c) Thomas Lusth, back photo by Sabrina Melfi, internal photos by Carlo Mogavero. Contact: massimobarbiero.com, info@massimobarbiero.com. Massimo Barbiero plays UFIP Cymbals & Soprano drums

 

• EXTRA NOTES
Un ringraziamento a Rodolfo Buat per l’ospitalità nella magica atmosfera del Billia dove il clima ha aiutato la nascita della musica di questo cd.

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