Artist: Ugo Moroni Album: PINTURAS Label: Dodicilune Code: ED408
-
PINTURAS
-
Ugo Moroni
-
24 September 2018
-
ED408
-
8033309694085
No covers downloadable for Guests
No tracks downloadable for Guests
-
Total views : 4263
-
Today views : 2
-
Created on : 26 July 2018
-
Total songs : 5
-
Total comments : 0
-
From: Dodicilune
-
Report abuse : Click here
-
Bookmark : Click here
Press Release
Prodotto dall'etichetta pugliese Dodicilune, lunedì 24 settembre esce - distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store online da Believe Digital - "Pinturas" il nuovo lavoro discografico del chitarrista e compositore Ugo Moroni. Tre brani originali ("Saturno divora i suoi figli", "Pinturas negra" e e "La V° di Goya") e le riproposizione di "A foggy day" di George Gershwin e "Demon’s Dance" di Jackie Mclean eseguite da un nutrito ensemble composto da Giovanni Benvenuti (sax tenore), Gaetano Santoro (sax baritono), Daniele D’Alessandro (clarinetto basso), Gabriele Polimeni (tromba), Roberto Solimando (trombone), Vincenzo Messina (batteria), Marco Vecchio (sax alto e soprano), Federico Eterno (sax alto), Olivia Bignardi (clarinetto soprano clarinet), Valeria Sturba (violino elettrico, theremin), Irene Giuliani (piano), Filippo Cassanelli (contrabbasso e basso elettrico), Gabriele Quartarone (basso elettrico).
"Pinturas rappresenta l’incontro tra arte figurativa e musica, le mie due più grandi passioni", sottolinea Ugo Moroni. "Ho tratto ispirazione dalla figura esoterica ed inquisitoria del pittore Francisco Goya cui sono dedicati i brani “Pinturas Negra”, “La V° di Goya” e “Saturno divora i suoi figli”. In essi, come nelle “Pitture Nere” di Goya, “Eros e Thanatos” sono interpretati come aspetti unilaterali dell'essenza umana e di conseguenza legati tra loro da una continuità dialettica che viene espressa in musica attraverso gli opposti: melodia e rumore, pieno e vuoto, insieme alla scelta di musicisti molto diversi tra loro appositamente associati proprio per questo motivo", prosegue il chitarrista. "Un altro aspetto che mi interessa è lavorare con grossi ensemble, dall'ottetto al diecimino e questo è stato possibile grazie alla collaborazione di quattordici straordinari musicisti oltre che amici, che hanno abbracciato “Pinturas” con grande entusiasmo".
Ugo Moroni, laureato al DAMS di Bologna e diplomato in chitarra jazz presso il Conservatorio G.B.Martini di Bologna col massimo dei voti (triennio e biennio), frequenta numerosi corsi di perfezionamento come Siena Jazz, Umbria Jazz, Roccella Jazz festival, Veneto Jazz festival svolge un intensa attivita concertistica e di studio suonando in diversi festival come: “Himalayan Blues Festival” 2013 (India e Nepal - “No Money Band”); “International Jazz Day” (30 aprile 2013 e 2014), nella rassegna “il salotto del jazz”; per la rassegna ”Kilowatt Summer" nell'ambito di:“Be-Bolognaestate”; “Bologna jazz festival”; al “Jazzit festival” 2017, ecc... incide diversi dischi, tra più significativi: “AH-UG” - “Labirinti Sonori record” è il suo primo disco da leader come compositore e solista con Piero Bittolo Bon (sax alto), Canio Coscia (sax tenore), Gaetano Santoro (sax baritono), Roberto Solimando (primo trombone), Federico Pierantoni (secondo trombone), Marcello Cassanelli (pianoforte e rodes), Giannicola Spezzigu (contrabbasso), Giuseppe Tortorelli (batteria), Domenico Caliri (arrangiamenti); “Karma and roll” registrato tra Kathmandu (Nepal) e Bologna dalla “Mr. no money band”; “Stranger At Home”, di Gaspare Bernardi, pubblicato dalla Incipit Records/Egea Music, con Markus Stockhausen e Achille Succi, ecc... Collabora in oltre con il collettivo “Improvvisatore involontario”.
Valeria Sturba, polistrumentista, cantante e compositrice - suona violino, theremin, elettronica, looper, effetti, giocattoli. I suoi orizzonti musicali spaziano dalla musica d'autore al rock al tango, dall'improvvisazione all'elettronica, conservando una forte propensione per il minimalismo. Ha partecipato a festival nazionali e internazionali come UmbriaJazz, Electromagnetica Theremin Fest (Cile), B-Classic e Maelstrom Fiestival (Belgio), Dancity, Hai paura del buio?, Aterteater, LugoContemporanea, RoBOt, Flussi, Bergamo Jazz. I suoi principali progetti sono: OoopopoiooO, duo dadaista e surreale con Vincenzo Vasi, in cui sviluppa la ricerca sul theremin e la sperimentazione elettroacustica; Vale and the Varlet, duo elettropop con la cantante polistrumentista Valentina Paggio; S.T.U.R.B.A., quartetto avant jazz con Pasquale Mirra, Vincenzo Vasi e Francesco Cusa, in cui le sue composizioni si immergono in ampi spazi di improvvisazione radicale. Attualmente fa parte della "Grande Abarasse Orchestra" di John De Leo e del quartetto "The Assassins" di Francesco Cusa. Ha collaborato con: Tristan Honsinger, Enrico Gabrielli (Calibro35, Orchestrina Di Molto Agevole), Surgical Beat Bros, Fabrizio Puglisi, Mauro Ottolini (Sousaphonix), Cristina Dona, Médéric Collignon, Anna Maria Hefele, Ermanno Cavazzoni, Stefano Benni, Tiziano Popoli, Edoardo Marraffa, Giancarlo Schiaffini, Luke Fischbeck e molti altri.
Gaetano Santoro, docente nelle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Reggio Emilia. Nel 1994 intraprende gli studi classici sotto la guida del M° Gianfranco Brundo. Nel luglio del 2001 si diploma in sassofono presso il Conservatorio “B. Maderna“ di Cesena. Nell’aprile del 2014 consegue, con il massimo dei voti, il Diploma Accademico di Primo Livello in Musica Jazz presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. Attualmente iscritto al Corso Accademico di Secondo Livello in Musica Jazz presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo. Nel corso di questi anni ha approfondito gli studi con i sassofonisti Barend Middelhoff e Fabio Petretti. Stretto collaboratore del trombettista Roy Paci per più di quindici anni, nel 1999 contribuisce alla nascita della band Roy Paci & Aretuska, formazione d’impronta ska-jazz tra le più attive in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Sud America e India), con la quale partecipa a tre edizioni della trasmissione televisiva Zelig. Dal 2000 al 2006 prende parte ai progetti Skrunch e Naked Musicians ideati dal batterista e compositore catanese Francesco Cusa, maturati all’interno del collettivo “Improvvisatore Involontario”. Ha suonato inoltre, dal vivo e in studio, con: Anthony Braxton, Andy Sheppard, Michael Riessler, Ray Mantilla, Giorgio Conte, Vinicio Capossela, i Negrita, Colapesce, Tonino Carotone, i Macaco, Cristina Zavalloni, Guglielmo Pagnozzi, Domenico Caliri, Federico Squassabia, Pasquale Mirra, Gianni Gebbia, Tony Cattano, Fred Casadei, l’attrice Paola Pace, il narratore Alessio Di Modica, il dj e produttore brasiliano Ramilson Maia e l’umorista e pittore Alvalenti.
Giovanni Benvenuti, sassofonista senese, si è formato prima a Siena Jazz frequentando il biennio InJam, poi si è diplomato sia al triennio che al biennio in jazz a Bologna. Ha partecipato alla pubblicazione di numerosi dischi sia come leader che come sideman, l’ultimo dei quali è Dissolvenze per Improvvisatore Involontario, album contenente sue composizioni per quartetto d’archi e trio jazz.
Daniele d'Alessandro ha frequentato masterclass con Calogero Palermo, Gabriele Mirabassi, Steve Coleman, Nico Gori, Dario Deidda, Stefano di Battista e si è esibito con Gabriele Mirabassi al Festival del Clarinetto ad Adria, con Mario Ciaccio e Stefano di Battista all’interno della
rassegna “Incontri di stili” al Teatro Il Celebrazioni (Bologna) con l’orchestra di fiati “Reno Galliera Wind Orchestra” diretta dal M° Antonio Rimedio, ha partecipato come sassofonista al Festival Angelica nel progetto “For Fred Frith” diretto da Domenico Caliri. Con Domenico Caliri, inoltre, ha un duo che si propone di affiancare temi di celebri standard della tradizione jazzistica e brani originali composti dai due componenti, con momenti di libera improvvisazione basata sul contrappunto e sulla composizione
istantanea. E’ il clarinetto basso dei “Rednecks”, quartetto basato su brani originali con influenze che spaziano dal jazz al rock progrssive più viscerale con Ugo Moroni alla chitarra Vincenzo Messina alla batteria e Gabriele Quartarone al basso elettrico. Suona il clarinetto basso nei “Ance Migratorie”, quartetto di clarinetti di stampo jazzistico che lavora su brani originali e riletture di standards jazzistici con Olivia Bignardi, Ciccio Giacalone e Tim Trevor-Briscoe. Fa parte del collettivo “K-Balyon”, settetto di matrice africana dove si fa ricerca sulla musica africana combinandola con le teorie
dell’M-Base di Steve Coleman. Suona il clarinetto e clarinetto basso nell’orchestra stabile “Bluering Orchestra” diretta da Tobia Bondesan dove si affronta la conduction di Butch Morris e si lavora sulla libera improvvisazione e composizione istantanea. Nel 2013 riceve una menzione d’onore per la composizione di un brano originale su una fiaba della tradizione lucana. In giuria anche Antonio Infantino. Nel Gennaio 2015 realizza le musiche per il cortometraggio “O” diretto da Donato Larotonda, premiato al concorso “Premios Latino” nel 2016. Ha inciso nell’estate 2017 “Pinturas” di Ugo Moroni al Clarinetto Basso. Ha preso parte come clarinettista alla registrazione del secondo album di Claudia Cantisani “Non inizia bene neanche questo weekend” uscito nel Marzo 2018 con l’etichetta “La Stanza Nascosta Records”. Sta attualmente frequentando il corso di “Sound producer per il cinema” tenuto da Marco Biscarini nel suo studio “Modulab” a Casalecchio di Reno e frequenta il Biennio in Musica da Film presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna.
Marco Vecchio, sassofonista di estrazione jazz, classe 1990, studia al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e partecipa a masterclass con importanti nomi della scena musicale italiana e internazionale. Matura esperienza in studio e live collaborando con varie formazioni, spaziando dal jazz alla musica pop, dalla musica improvvisata alla world music. Partecipa a diversi festival jazz sia italiani che esteri, come il “Tuscia in Jazz”, “Bologna Jazz Festival”, ”EUROPAfest - Bucharest International Jazz Competition” e “Sibiu Jazz Festival”.
Gabriele Quartarone si diploma in Basso Elettrico jazz presso il conservatorio G.B. Martini di Bologna, suona per il Silesian Jazz Festival, Katowice (Polonia) in collaborazione con l’Unesco ed il Comune di Bologna; Partecipazione al Festival dei Conservatori 2016 presso
Frosinone. frequenta le masterclass di Tim Berne, di Enrico Rava, di Steve Coleman condotta da Fabrizio Puglisi e Piero Bittolo Bon in collaborazione con il Bologna Jazz Festival 2016 ed il Conservatorio “G.B. Martini” si esibisce con la Big Band del Conservatorio “G.B. Martini” sulle musiche di Billy Strayhorn dirette ed arrangiate dal M° Michele Corcella. frequenta inoltre la Masterclass su Duke Ellington tenuta dal M° Ed Green presso il Conservatorio “G.B. Martini”e la Masterclass sulle tecniche e gli strumenti musicali dei Griot – Mali Express tenuta dal M° Kalifa Kone. E’ il bassista dei “Rednecks”, quartetto basato su brani originali con influenze che spaziano dal jazz al rock progrssive più viscerale con Ugo Moroni alla chitarra Vincenzo Messina alla batteria e Daniele D'alessando al clarinetto basso.
Irene Giuliani, diplomata in pianoforte classico presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, ha conseguito nel 2014 il diploma di secondo livello in canto jazz presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, ottenendo il massimo dei voti con lode. È ideatrice e parte del quintetto a cappella Il Quinto Elemento, vincitore del concorso internazionale Solevoci di Varese (edizione 2016) nella sezione gruppi jazz, col quale ha tenuto concerti nell'ambito di PratoEstate 2015, Ridotto del Teatro Politeama di Prato, 42° Incontro Internazionale Polifonico Città di Fano, Musica sulle Apuane, Festival Voci d’Europa di Porto Torres. Dal 2007 al 2013 ha diretto il quintetto vocale femminile L'Ora del Tè con cui ha cantato in numerose rassegne e grazie al quale si è specializzata nella
scrittura per voci pari. Come cantante e pianista fa parte del trio improvvisativo sperimentale Sinecusa insieme a Valeria Sturba e Olivia Bignardi e sta lavorando a un progetto in trio a suo nome.
Track List
1 - Saturno divora i suoi figli2 - Pinturas negra
3 - A foggy day
4 - Demon’s Dance
5 - La V° di Goya
All compositions by Ugo Moroni (Dodicilune edizioni)
except 3 by George Gershwin, 4 by Jackie Mclean
Personnel
Marco Vecchio, soprano sax (2, 3), alto sax (1, 5)Federico Eterno, alto sax (2, 3)
Giovanni Benvenuti, tenor sax
Gaetano Santoro, baritone sax
Olivia Bignardi, soprano clarinet (4)
Daniele D’Alessandro, bass clarinet
Gabriele Polimeni, trumpet
Roberto Solimando, trombone
Valeria Sturba, electric violin, theremin (4)
Ugo Moroni, guitar, arrangements, conduction
Irene Giuliani, piano (4)
Filippo Cassanelli, double bass (1, 2, 5), electric bass (3)
Gabriele Quartarone, electric bass (4)
Vincenzo Messina, drums
Recording Data
• PRODUCTION DATA (TIMING-ANNO-NR CAT-BARCODE)Total time 33:08 STEREO DDD
p 2018 DODICILUNE (Italy)
c 2018 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilune.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed408
8033309694085
• RECORDING DATA
Produced by Ugo Moroni and Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy
Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it)
Recorded 4 June 2017 by Alberto Irrera at Studio Sound Lab, Bologna, Italy
Track 4 recorded 19 August by Angelo Paracchini at Over Studio, Cento (Fe), Italy
Mixed and mastered December 2017 by Mirko di Cataldo and Sergio Bachelet
Cover oil painting by Korvo
Contact: ugomoroni84@gmail.com
More Albums From Dodicilune
-
LUNAR
4826 Views
-
Settembre
2017 Views
-
NAS CORDAS
3512 Views
-
CANTUS FIRMUS
625 Views
-
TANGO NUEVO LATIN JAZZ
9232 Views
-
Family Portrait feat. Fabrizio Bosso e Massimo Morganti
4264 Views
-
HALFWAY TO DAWN (SING A SONG OF STRAYHORN)
7555 Views
-
THE MINGUS SUITE
10040 Views