Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator

Artist: Francesco Diodati     Album: Yellow Squeeds: Flow, Home     Label: Auand     Code: AU9056

Yellow Squeeds: Flow, Home

  • Yellow Squeeds: Flow, Home

  • Francesco Diodati

  • 25 September 2015

  • AU9056

  • 8031697905622

  • Jazzos, Auand

  • No covers downloadable for Guests

No tracks downloadable for Guests

  • Total views : 7548

  • Today views : 1

  • Created on : 04 August 2015

  • Total songs : 9

  • Total comments : 0

  • From: Auand

Press Release

ITALIANO

Link Promo Video https://youtu.be/9V0mCd64pJk

La ricerca di un baricentro emotivo è il concept di “Flow, Home”, edito per la Auand Records, terzo album come leader del chitarrista Francesco Diodati, qui alla sua prima prova col nuovo quintetto Yellow Squeeds, composto da Enrico Zanisi al pianoforte, Enrico Morello alla batteria, Glauco Benedetti al bassotuba e Francesco Lento alla tromba. Diodati, che fa anche parte del New Quartet di Enrico Rava, collabora stabilmente con il trombettista con cui porta avanti anche un progetto in duo.

Una formazione che è di tante anime e stili diversi che fornisce alle composizioni di Diodati una gamma di timbri e colori dalle innumerevoli possibilità espressive.
Flow, Home è composto da nove tracce che raccontano un percorso umano ancora in divenire. Indefinito ma non per questo irrisolto, con i suoi naturali arresti e ripartenze, il bisogno di stabilità e la necessità di ritrovarsi in un immaginario buen retiro che è più un luogo interiore che reale.
Tutto questo riesce a riflettersi con semplicità nelle scelte compositive di Diodati, capace di architetture sonore ariose e mai scontate, a tratti quasi eteree, ben rese anche dalla scelta di utilizzare il bassotuba anziché il contrabbasso per dare la giusta profondità ai propri brani.

La prima composizione, Split, riflette fin dal titolo la difficoltà di sentirsi divisi a metà. Una scissione che si traduce in musica, scandita dalla tromba inquieta di Lento e dall’incedere nervoso del bassotuba di Benedetti. Ale è una ballata che racchiude, nel suo lungo ostinato, l’immanenza di un sentimento che mescola forza e dolcezza. L’album lascia però subito il passo a Lost, in cui Diodati dà corpo, attraverso rarefatti sciami chitarristici, a un senso di confusione e di perdita suggellato da un’intensa chiusa acustica. Believe è un’altalena di stati d’animo. Parte come un gioco, con la cordiera del pianoforte di Zanisi piacevolmente disturbata da gong birmani e palline da ping pong coadiuvata dal drumming pulito di Morello, per proseguire con affascinanti scelte armoniche che si aprono a squarci di emotività improvvisa.
Folk Song, Flow e Home sono tre brani cui Diodati sembra aver voluto imprimere la forma del flusso di coscienza. Il primo, premessa ideale del trittico, è una melodia essenziale imperniata su un semplice giro di chitarra, che dell’assenza di orpelli fa la sua forza. In Flow il turbamento trova forma e compiutezza, traducendosi in un immaginario dialogo di tromba e bassotuba sottolineato dalla batteria nervosa di Morello. Home è l’e perfetta di lirismo e tecnica, che mette in luce l’innato gusto melodico di Diodati e, al contempo, la volontà di esprimersi sfidando i confini delle sei corde.
Non manca un omaggio a Thelonius Monk, musicista d’elezione di Diodati, qui celebrato con una rilettura audace di Played Twice, che disvela l’interplay di un quintetto giovane ma già molto maturo. L’album si chiude con la riflessiva Casa Do Amor, composizione che si configura come l’approdo felice di un percorso ondivago e inquieto, reso magnificamente dal solo di euphonium di Benedetti.

Chitarrista tra i più apprezzati del nuovo jazz contemporaneo, Francesco Diodati è anche leader della formazione Neko, di cui fanno parte Francesco Bigoni, Carlo Conti, Francesco Ponticelli ed Ermanno Baron, con i quali ha inciso due album per l'etichetta Auand Records: Purple Bra nel 2010, Need Something Strong nel 2012. Dal 2010 è membro dell'ambizioso progetto MyanmarMeetsEurope, incontro tra musica europea e musica birmana, guidato dal compositore e contrabbassista tedesco Tim Isfort e patrocinato dal Goethe Institute, che lo ha portato a suonare in Europa e in Asia. Tra le sue collaborazioni più prestigiose oltre a quella, già citata, con l’ambasciatore del jazz italiano Enrico Rava, Diodati ha collaborato con Jim Black, Paolo Fresu, Antonello Salis, Bobby Previte, Shane Endsley, Gianluca Petrella, Julien Pontvianne e il quartetto Travelers di Matteo Bortone, Ada Montellanico e Gaetano Partipilo.
Nel 2013 e nel 2014 è stato votato come miglior chitarrista dell'anno nell'ambito del JazzIt Award, referendum della rivista JazzIt.

 

ENGLISH

Teaser https://youtu.be/9V0mCd64pJk

The research of an emotional focal point is the idea behind “Flow, Home”, Italian guitar player Francesco Diodati’s third album as a leader, released under Auand Records. It’s also a debut for his new Yellow Squeeds quintet, featuring Enrico Zanisi on piano, Enrico Morello on drums, Glauco Benedetti on tuba and Francesco Lento on trumpet. Diodati is also a member of Enrico Rava’s New Quartet and has an ongoing duo project with the Italian trumpet player.

The band results from the of many approaches and styles, thus enriching Diodati’s originals with a timbric range and countless expressive possibilities. The 9 tracks of Flow, Home describe an ongoing human path which is undefined, yet not inconclusive, with its natural stop-and-goes. A need for stability and, at the same time, the wish to be back to an imaginary buen retiro, more of an inside place than a real one.
 
All this is easily reflected into Diodati’s choices as a composer who can create airy, distinguished sonic architectures. And the decision to replace the usual double bass with a tuba perfectly matches the depth of these tunes.

The opening track, Split, is all about the moment you feel split in two. A division here translated in music through both Lento’s anxious trumpet and Benedetti’s nervous tuba. The long ostinato in the ballad Ale holds the immanence of a feeling that mixes up strength and tenderness. And then Lost comes, and Diodati’s subtle guitar swarms express a sense of confusion and loss, sealed by an intensely acoustic final moment.

Believe is a teeter-totter of moods. It starts as a game, the piano being playfully disturbed by Burmese gongs and ping-pong balls, helped by Morello’s clean drumming, and then it opens up to fascinating harmonic choices and a sudden elegance.

Folk Song, Flow and Home are three compositions Diodati arguably wants to impress a stream of consciousness to. The first one is the ideal introduction, a minimal melody focused on an easy guitar line, strengthened by a no-frills approach. In Flow this turmoil founds its final shape, turning into an imaginary dialogue between trumpet and tuba, underlined by Morello’s nervous drumming. Home is the perfect of lyricism and technique, highlighting Diodati’s inner melodic taste and, at the same time, the intention of defying the 6-string boundaries.

There is also a tribute to Thelonious Monk, Diodati’s musician of choice, here celebrated with a daring reinterpretation of Played Twice, which shows the interplay skills of this young yet wise quintet.

The pensive last track Casa Do Amor is the happy landing of a restless path, magnificently reflected in Benedetti’s euphonium solo.

One of the most appraised guitar players in Italian contemporary jazz scene, Francesco Diodati is also the leader of the band Neko (featuring Francesco Bigoni, Carlo Conti, Francesco Ponticelli and Ermanno Baron), that has already recorded two albums under Auand Records: Purple Bra in 2010, Need Something Strong in 2012.

He is also part of MyanmarMeetsEurope since 2010, an ambitious project mixing Burmese and European music, led by composer and double bass player Tim Isfort and sponsored by Goethe Institute, which took him in Europe and Asia. Among his relevant collaborations, besides the aforementioned Italian jazz ambassador Enrico Rava, Diodati has worked with the likes of Jim Black, Paolo Fresu, Antonello Salis, Bobby Previte, Shane Endsley, Gianluca Petrella, Julien Pontvianne and Matteo Bortone’s quartet Travelers, Ada Montellanico and Gaetano Partipilo.
In 2013 and 2014 he has been awarded best guitar player of the year by Italian magazine JazzIt.

Track List

01 Split
02 Ale
03 Lost
04 Believe
05 Folk song
06 Flow
07 Home
08 Played twice
09 Casa do amor

Personnel

Francesco Diodati guitars
Francesco Lento trumpet, fluegelhorn
Enrico Zanisi piano, Fender Rhodes
Glauco Benedetti sousaphone, euphonium
Enrico Morello drums

Recording Data

Produced by Francesco Diodati
Executive Producer: Marco Valente
Recording: Entropya Studio, Perugia – Italy
Engineer: Gabriele Ballabio
Cover Photo: Francesco Diodati

More Albums From Auand