adEIdJ – Associazione delle Etichette Indipendenti di Jazz

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It has been about 20 years since Nico Morelli, a pianist and composer from Puglia who lives in Paris since 1998, also performs solo piano, but until now he had never released a solo album until he received an invitation from Paolo Fresu to record one for his own label.

“Let Me Play, Let Me Pray” is Morelli's first album for Tuk Music and released Sept. 20 on CD and digital. It is the second solo piano album released by the label after Dino Rubino's Roaming Heart (2015).

One of challenge that Morelli has conducted in his own way: not remaining anchored to a defined and immutable idea or sound, but ranging in complete freedom among the genres that most belong to him, that represent his training, and that give him most pleasure in performance: a summa of his artistic journey.

So in the disc one can find indifferently original pieces, improvisations, standards, classical, rock songs, folk (on which Morelli has been conducting musical research for several years) and chanson. 

All filtered through the sensitivity of the pianist, who always tries to extract something new and personal from each piece.

What makes this recording peculiar is the fact that Morelli made the album with the help of two sound designers, Emanuele Battisti and Diego Baeza, who used electronics in real time and not added in post production, thus triggering a real interplay between the piano and the electronic sounds that dialogued live influencing each other.

The cover artist is Simone Rea.  

IT

Sono circa 20 anni che Nico Morelli, pianista e compositore pugliese residente a Parigi dal 1998, si esibisce anche in piano solo, ma finora non aveva mai realizzato un album in solo, fino a quando non ha ricevuto l’invito di Paolo Fresu di registrarne uno per la propria etichetta.

“Let Me Play, Let Me Pray” è il primo album di Morelli per la Tuk Music ed uscirà il 20 settembre in cd e digitale. Si tratta del secondo album in piano solo pubblicato dall’etichetta dopo Roaming Heart di Dino Rubino uscito nel 2015.

Una di sfida che Morelli ha condotto a modo suo: non restando ancorato ad un’idea o ad un suono definito ed immutabile ma spaziando in completa libertà tra i generi che più gli appartengono, che rappresentano la sua formazione, e che più gli donano piacere nell’esecuzione: una summa del suo percorso artistico.

Quindi nel disco si trovano indifferentemente brani originali, improvvisazioni, standard, classica, brani rock, folk (su cui Morelli conduce una ricerca musicale da diversi anni) e chanson. 

Tutto filtrato dalla sensibilità del pianista, che cerca di estrarre sempre qualcosa di nuovo e di personale da ogni brano.

Ciò che rende peculiare questa registrazione è il fatto che Morelli ha realizzato l’album con l’aiuto di due sound designer, Emanuele Battisti e Diego Baeza, che hanno usato l’elettronica in tempo reale e non aggiunta in post produzione, innescando così un vero e proprio interplay tra il piano e i suoni elettronici che hanno dialogato in diretta influenzandosi reciprocamente.

L’opera di copertina è di Simone Rea.