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Artist: MAURO PATTI     Album: TELAMON     Label: Dodicilune     Code: ED554

TELAMON

  • TELAMON

  • MAURO PATTI

  • 21 November 2023

  • ED554

  • 8059772565547

  • Digital,

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  • Created on : 02 November 2023

  • Total songs : 10

  • Total comments : 0

  • From: Dodicilune

Press Release

Prodotto dall’etichetta Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei principali store online da Believe, martedì 21 novembre esce Telamon di Mauro Patti. Il giovane batterista, percussionista, compositore e arrangiatore agrigentino guida un quintetto di musica jazz e afro-jazz composto da Guglielmo Pagnozzi (sax soprano), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Pierpaolo Zenni (piano), Matteo Bonti (contrabbasso) ampliato da Francesca Bongiovanni (voce), Lorenzo Simoni (sax alto), Alessandro La Neve (sax baritono), Matteo Bonti (contrabbasso), Andrea Liotta (percussioni cubane). Il Telamon project propone otto composizioni originali di Patti, il celebre standard Caravan di Duke Ellington, Juan Tizol e Irving Mills e un omaggio a John Coltrane con testi di Fabio Leone che firma anche i tre brani della suite d’apertura Kalós e Chiantu (musiche di Patti ed Eugenio Di Stefano) che ospita il trombettista Giovanni Falzone e il trombonista Luca Tapino. 

Dopo l’esordio nel 2020 come “Kerkent Afro Project”, il batterista Mauro Patti dopo aver conosciuto nuovi musicisti maggiormente affini alle sue idee, decide di modificare la formazione, cambiare nome al progetto e andare in studio a registrare il primo album del Telamon Project. Il nuovo organico è composto sia da personalità attive da tempo nel panorama jazzistico italiano, che da nuove promesse del genere, ad eccezione di Francesca Bongiovanni e Andrea Liotta, già facenti parte della vecchia formazione. Il nome del progetto e del disco derivano dalla figura del Telamone, di cui famosa è quella ritrovata quasi intatta ad Agrigento, appartenente all’antico tempio di Zeus Olimpio, raffigurata come un solido gigante di tufo con i gomiti alzati. Conosciuto anche con il nome di Atlante, esso era posto, insieme ad altri Telamoni, a sostegno del tetto del tempio, simboleggiando appunto la forza dell’unione. Questo, grazie al suo significato filosofico, rappresenta l’emblema di questo progetto, a sottolineare l’imprescindibilità del lavoro di squadra. Telamón, l’omonimo primo lavoro discografico del progetto, è stato registrato in live studio, senza metronomo, e senza alcun tipo di sovraincisione o editing aggressivo, al fine di preservare l’interplay e mantenere alta l’energia così da ottenere una performance il più reale e sincera possibile. Tutto ciò è stato possibile soltanto grazie all’intesa e al forte legame instauratosi sin da subito tra i musicisti della formazione. Il repertorio del progetto, costituito esclusivamente da composizioni inedite ed arrangiamenti originali di Mauro Patti, è stilisticamente riconducibile al moderno afro-Jazz, con forti influenze provenienti da generi quali jazz, afro-cuban jazz, afrobeat, musica etnica turca e persiana, rock e metal. Queste sonorità, infine, confluiscono tutte nella tradizione musicale popolare siciliana ed Agrigentina, la quale funge da legante fra i vari generi, donandogli valore ed arricchendoli ulteriormente. Si tratta dunque di un progetto fortemente identitario che racconta una storia, quella di Agrigento, e lo fa attraverso le gesta dei suoi personaggi storici e mitologici e la magnificenza dei suoi luoghi. 

Saper raccontare qualcosa con maturità e fluidità creativa è un dono raro non comune a tutti gli artisti emergenti. Mauro Patti, ventinovenne batterista, percussionista e compositore agrigentino, con il suo Telamon ci fa vivere il suo dono con eleganza creativa e al tempo stesso energia esecutiva fuori dal comune; ci racconta delle storie straordinariamente nuove in contenuti e forma trasportandoci nella sua Agrigento di oggi che si fonde con l’Akragas e la Kerkent di ieri, in una sinestesia sensoriale che collega sapientemente i sapori dei territori di derivazione ellenica nei quali è vissuto con le nuove frontiere della sperimentazione nell’ambito del Jazz e dell’Afro-jazz, già precedentemente subentrate nel sostrato musicale costituito dalle prime influenze dal mondo Rock e Metal. È un contenitore di energie artistiche ed un catalizzatore di anime suonanti che hanno costruito, sotto la supervisione artistica del compositore stesso, un ricco caleidoscopio di suoni appartenenti ad aree creative ed emotive di diverse estrazioni culturali. L’impianto compositivo fonda le sue radici su una sezione ritmica di batteria, contrabbasso e pianoforte sulla quale l’autore riesce sapientemente ad incastonare una sax section (soprano, alto, tenore, baritono) che dialoga intensamente con la voce solista, volutamente trattata in modo strumentale dall’autore, data l’assoluta versatilità dell’interprete, attraverso l’uso di testi appositamente scritti da Fabio Leone in dialetto siciliano e in lingua italiana (ad eccezione del brano Caravan). Fortemente appassionato e in costante ricerca, approda a strutture musicali a tratti rapsodiche, a tratti minimal, quasi come episodi di una grande suite dell’epoca barocca, che talvolta presentano lunghe sezioni di outro con nuove idee tematiche, come a voler collegare i nuovi temi già presentati con il brano successivo. Il collante degli elementi armonici e melodici è indubbiamente l’aspetto ritmico che è il risultato di un lavoro di ricerca dell’autore sul mondo della musica Afro. La poliritmia si palesa sempre in modo mai invasivo ed è indubbiamente uno dei punti di forza del progetto. Patti prende in prestito le sonorità della sua terra restituendocele sempre con una veste nuova: è il caso ad esempio di “Chiantu”, con il tema tratto da “Ah si, versate lacrime”, canto funebre del Venerdì Santo in Sicilia, affidato al trombettista guest Giovanni Falzone, o ancora di “Bibbirrìa” (antico quartiere arabo di Agrigento) dove il mondo sonoro medio-orientale è fortemente presente. “Telamon” è un regalo che Mauro Patti fa a chi sa ascoltare, a chi senza preconcetti artistici ha voglia di lasciarsi trasportare in un groviglio di improvvisazioni, temi, contrappunti, armonie, con la consapevolezza di poter ricevere flussi di emozioni costanti.
Alberto Maniaci (Direttore d’orchestra, compositore e pianista)

Kalós pt.1-2-3| Suite dal sapore mediterraneo divisa in tre parti. La prima, intima ed avvolgente, con tensione ed intensità crescente, lascia il posto ad un dialogo percussivo, il quale sfocia nel momento più energico del brano, a metà tra calipso e afrobeat. Qui si alternano vari temi ed improvvisazioni dei solisti. Testo sull’inesorabile trascorrere del tempo e sulla caducità della vita. Dedicato all’avvocato Calogero Schifano, nonno del compositore.
Porta dei Venti | Prima parte della “Bibbirrìa Suite”, caratterizzato da uno Swing in 6/8, su ispirazione di McCoy Tyner. Dall’arabo “Bibbirría”, la Porta dei Venti è un antico quartiere della città di Agrigento, storicamente culla di popolazioni arabe.
Bibbirría | Seconda parte della "Bibbirrìa Suite". Composizione dal sapore etnico, con sovrapposizioni di melodie orientali e patterns afrocubani. Titolata e dedicata al quartiere della “Bibbirrìa". Il testo del brano descrive l'amore nei confronti di Agrigento provato da un'ipotetica coppia di amanti che, dopo essere giunti sul punto più alto della città, vengono sommersi dalla potente bellezza del luogo, così tanto da non volere più andar via.
Demareteion (Naima) |  Arrangiamento originale dei brani “Aisha” e “Naima” di John Coltrane con suddivisione ritmica per lo più in quintine ed un outro inedito. Il testo celebra la figura di Damarete. Figlia di Terone di Agrigento e moglie di Gelone di Siracusa, Damarete fu la prima donna nella storia a difendere attivamente i diritti dell’infanzia, ponendo fine al rito del tofet. Dopo aver liberato i cartaginesi prigionieri del marito, le fu donata una corona aurea, da cui fece coniare una moneta di cui fece dono ai cittadini, il “Demareteion“. Dedicato a Maria De Castro, nonna del compositore.
Chiantu | Arrangiamento della marcia funebre popolare agrigentina “Ah, si Versate Lacrime”, tradizionalmente eseguita durante la processione del venerdì santo. In “Chiantu” si alternano linguaggi musicali eterogenei che vanno dal jazz al metal, per giungere ad un finale energico e caotico con soli collettivi della sezione fiati. Ospiti in questo brano Giovanni Falzone alla tromba e Luca Tapino al trombone. Dedicato a Giorgio Patti, padre del compositore e ad Alfonso Restivo, detto "Fofó Purtusu”.
Umbilicus pt.1 | “Umbilicus” è una suite composta in seguito alla fine di una relazione sentimentale del compositore, concettualmente vuole rappresentare le varie fasi della conclusione di un rapporto significativo. Jazz ballad romantica e dai toni malinconici, questa prima parte descrive proprio il momento della rottura. Brano eseguito in piano trio con tema finale del sax tenore.
Umbilicus pt.2 |  Composizione dalla forte connotazione afro-cubana, eseguita in quintetto. “Umbilicus pt.2” si basa sulla contrapposizione tra una fitta trama ritmica ed una linea melodica semplice e scorrevole. Questo dualismo trova risoluzione nell’outro finale, momento nel quale la densità ritmica si mescola a quella melodica. Dal punto di vista concettuale rappresenta la fase di ricostruzione personale dopo la rottura.
Caravan (tribute to Giulio Capiozzo) | Adattamento del famoso standard jazz composto da Juan Tizol e Duke Ellington con testo di Irving Mills secondo la versione arrangiata da Giulio Capiozzo, batterista e fondatore degli Area. Un’esecuzione caratterizzata da una matrice swing ed una afrocubana, con la presenza di un obbligato ritmico e carico di tensione armonica crescente, preceduto da improvvisazioni dei solisti, che fa da sfondo ad un solo di batteria. 

Mauro Patti è un batterista e compositore. Nato ad Agrigento il 18 settembre del 1993, si approccia alla batteria dall’età di 3 anni e alla chitarra dall’età di 8. Pubblica 2 album a suo nome dal titolo “Travel” e “Medrumorphosis”, interamente prodotti e suonati da lui. Nel 2019 consegue la laurea in Giurisprudenza, e nel 2021 quella in Batteria e Percussioni Jazz, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Agrigento. Lo stesso anno si iscrive al Master Program in Batteria Jazz presso l’Accademia Siena Jazz, studiando con didatti e performer di fama internazionale come Jeff Ballard, Ralph Alessi, Greg Hutchinson, Ziv Ravitz, Jim Black, Ferenc Nemeth ed altri ancora. Batterista di esperienza, Patti ha collaborato con Big Band, Orchestre e formazioni di vario genere, specializzandosi in generi come Jazz, Funk, Rock, Metal, Afrobeat, Pop, ed esibendosi in prestigiosi luoghi e festival del panorama musicale italiano ed internazionale. Nel 2022 vince il premio Conad Jazz Contest presso Umbria Jazz con la formazione Five Angry Men. Leader del Telamón Project, nel settembre dello stesso anno incide il disco di esordio della formazione.

GUGLIELMO PAGNOZZI è un Musicista, Compositore, Attore, Divulgatore Culturale. Nato nel 1970, il bolognese Guglielmo Pagnozzi, virtuoso strumentista del clarinetto e del sax alto, attivo sulla scena del jazz italiano dai primi anni novanta, ha suonato a fianco di numerosi artisti internazionali ed italiani in Italia, Europa, Stati Uniti e Africa. Per citarne alcuni: Lester Bowie, Famoudu Don Moye, Steve Lacy, Ernst Reijseger, Bob Moses, Furio di Castri, Paolo Fresu, Antonello Salis, Enrico Rava, Daniele Sepe, Roberto Paci Dalo', Sangue
Misto, Gianni Gebbia, Roberto “Freak” Antoni, Billy Konate, Gianluca Petrella, Saba Angliana, Roy Paci... La sua anima artistica libera lo porta ad impegnarsi in qualsiasi ambito e genere musicale come
solista, band leader e compositore.

GIOVANNI BENVENUTI
è nato a Siena il 27 Giugno 1989, è sassofonista tenore e soprano, diplomato
con lode e menzione speciale al conservatorio G.B. Martini di Bologna. Precedentemente ha
studiato all’accademia Siena Jazz.
Benvenuti è musicista, sassofonista, clarinettista e compositore da molti anni attivo a livello
nazionale ed internazionale con esperienza di strumentista, sia come bandleader che sideman.
Benvenuti ha realizzato numerosi dischi pubblicati in varie etichette discografiche. Giovanni
Benvenuti ha esperienza pluriennale in scuole pubbliche e private, attualmente insegna
sassofono jazz e musica d’insieme a Siena Jazz.
Dal 2019, Giovanni è direttore artistico del festival Val d’Agri Jazz.
Benvenuti tiene regolarmente concerti come improvvisatore o esecutore di repertori originali o
di altri autori in festival, rassegne, teatri, club.

FRANCESCA BONGIOVANNI
è una cantante italiana. Nata ad Enna nel 1993, inizia a cantare già
intorno ai due anni ascoltando le note swing del padre pianista. Nel 2014 partecipa al Premio Mia
Martini con un inedito composto e scritto dal compositore Peppe Cammarata. Nel 2018 verrà
insignita della Targa e della borsa di studio Ettore Gaiezza “per alte qualità vocali ed artisticointerpretative”.
Nel 2019 registrerà “NyAugust”, traccia dell’album “Bios” del duo di musica
elettronica Midile&Moonyang.
Con la formazione Jatu si aggiudicherà la menzione speciale della giuria per il brano inedito
“Sempri cu tia” (A.Schittone, F.Bongiovanni), in occasione del festival Jaci&Jazz di Acireale.
Nel 2020 avrà la possibilità di esibirsi presso il Tempio della Concordia del Parco Archeologico
Valle dei Templi con special guest Paolo Fresu.
Registrerà alcune voci per l’album “Joca” del musicista ennese Davide Campisi.
Nel 2023 canterà al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo per il Sicilia Jazz Festival.

ANDREA LIOTTA
( Catania 1994) batterista , percussionista , compositore e arrangiatore , laureato
con il massimo dei voti in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio di Stato “A. Corelli” di
Messina. Nel 2015 è vincitore del primo posto ( categoria gruppi ) al premio musicale “Paolo
Randazzo” , con il Trio “ This Foolish Trio” ( Riccardo Grosso – contrabbasso ,Marco Puglisi –
piano). Sempre nel 2015 è tra i primi classificati(categoria gruppi e solisti Jazz) al Festival Ibla
Gran Prize- patrocinato dalla fondazione Carnegie Hall di New York. Nel 2017 e 2018 è ospite della
rassegna “Catania Jazz Marathon”, sotto l’Organizzazione del ass. Catania Jazz. Ospite nella
rassegna “Sicilian Jazz Festival” , 14-17-18/09/2021 in qualità di batterista e vibrafonista. Vincitore
del “1°Premio-miglior composizione”- 31/10/2021, presso Festival Internazionale Johnny
Raducanu-Braila(RO), con l’Ensemble jazz “VARKES”. Nel 2022 è vincitore ,come Marimbista, del
terzo premio L’Albero della Musica.

ALESSANDRO LA NEVE
nasce a Paola il 24 Febbraio 1994. Fin da piccolo si appassiona alla musica e
all'età di nove anni, seguendo le orme del fratello, inizia a studiare sassofono. Nel 2016 si diploma
presso il Conservatorio di Musica di Cosenza, collaborando successivamente con molteplici
ensamble del suo istituto. Matura parallelamente la passione per il Jazz e l'improvvisazione e
partecipa a diversi seminari in tutta Italia, come “Tuscia in Jazz” e “Siena Jazz – International
Summer Workshop”. Frequenta corsi di perfezionamento al Saint Louis College of Music e al
Siena Jazz University.
Ha collaborato e collabora tutt'ora come sideman in diversi progetti, tra cui: Takabum street
band, Big Bounce Orchestra, Anomalisa 4et, AE trio, Calvosa & Zalles, Soul Pains, Villa Panico, e ha
pubblicato per varie etichette discografiche italiane. Ha partecipato a numerosi festival nazionali,
tra cui: “Roccella Jazz Festival”, “Peperoncino Jazz Festival”, “Jazz Out” (Roma), “Mercantia”, “Il
Jazz Italiano per le Terre del Sisma”.

PIERPAOLO ZENNI
è un pianista e compositore italiano.
Nasce a Chieti il 9 giugno 1998 e si avvicina alla musica all’età di 8 anni. Consegue la laurea in
pianoforte classico presso il Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara sotto la guida della M°
Roberta D’Incecco. Nel frattempo segue un corso mensile di due anni con il M° Pasquale
Iannone. Frequenta diverse masterlcass e seminari con grandi nomi del pianismo classico, tra i
quali Roberto Prosseda, Pierluigi Camicia, Paolo Vergari, Hugo Aisemberg e altri. Studia jazz da
autodidatta. Successivamente frequenta il biennio a Siena Jazz, sotto la guida di importanti
personalità del jazz mondiale quali Yonathan Avishai, Fabrizio Puglisi, Giovanni Falzone, Jeff
Ballard, Stefano Battaglia, Damien Cabaud, Gabriele Evangelista, Jesse Davis, Joseph Bowie e
altri. È vincitore del Premio Massimo Mutti 2021 del Bologna Jazz Festival, con borsa di studio per i
seminari di Siena Jazz. È vincitore, col quintetto Five Angry Men, del prestigioso Conad Jazz
Contest 2022. Si è esibito in importanti festival e club quali Umbria Jazz Weekend, Umbria Jazz
Winter, Jazz italiano per le terre del sisma, Camera Jazz Club, Blue Note.

MATTEO BONTI
classe 1996, è un giovane musicista toscano. Nel 2013 inizia a studiare
contrabbasso presso la scuola di musica Bonamici di Pisa con Nino Pellegrini. L’anno successivo
viene ammesso al triennio di basso elettrico della Siena Jazz University, dove studia con Daniele
Camarda e Franco Fabbrini. Nel frattempo, suona in formazioni afrobeat e latin in Italia e
all’estero. Con i Sonalastrana (poi divenuti Bengala) è vincitore del premio Toscana100Band nel
2016, mentre nel 2017 vince il Bando SIAE Sillumina per performance internazionali con i
SuRealistas. Nel 2018 si laurea in basso elettrico a Siena Jazz con il massimo dei voti. Nell’autunno
del 2018 intraprende un secondo percorso triennale in contrabbasso jazz presso la Siena Jazz
University, studiando con Silvia Bolognesi, Ferruccio Spinetti, Gabriele Evangelista. A luglio 2022 è
vincitore del “Conad Jazz Contest” con i Five Angry Men. A dicembre 2022 vince il Premio Marco
Tamburini suonando con Guglielmo Santimone Quartet.

LORENZO SIMONI è un sassofonista e compositore italiano, nasce a Barga il 20 dicembre 1998 e si
avvicina al sassofono all’età di 11 anni. Sassofonista jazz e classico, consegue la laurea
specialistica di sassofono classico con lode e menzione d’onore al Conservatorio P. Mascagni di
Livorno, studia jazz da autodidatta.
Sin da piccolo suona in veste di solista. È vincitore di numerosi concorsi nazionali ed
internazionali, sia nell’ambito della musica classica che del jazz. Nel 2022 è Vincitore del Conad
Jazz Contest insieme al gruppo “Five Angry Men”. Ha collaborato con artisti come Jason Palmer,
Nasheet Waits, Mario Marzi, Greg Burk, Christian Lauba, Giovanni Tommaso, Fabrizio Meloni,
Enrico Rava, Anders Mogensen, Victor Morosco, Mauro Grossi, Anna Bulkina, Stefano di Battista,
Saxofollia, e molti altri. Questi alcuni luoghi in cui si è esibito: il Berklee Performance center di
Boston, Bimhuis (Amsterdam), Cheltenham jazz festival, Chigiana International Festival, Umbria
Jazz, Umbria Jazz winter … Ha tenuto masterclass in numerosi eventi tra cui il Congresso
internazionale del sassofono di Fermo, "Fanano saxophone week” e “Saxophone Days” a Udine.


L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di quasi 350 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musi-ca, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).






Track List

• TRACKLIST
  1) Kalos pt.I
  2) Kalos pt.II
  3) Kalos pt.III
  4) Porta dei Venti
  5) Bibbirrìa
  6) Demaréteion (Naima)
  7) Chiantu (feat. Giovanni Falzone)
  8) Umbilicus pt.I
  9) Umbilicus pt.II
10) Caravan (tribute to Giulio Capiozzo)


• COMPOSITIONS BY
All compositions by Mauro Patti except 6 by John Coltrane, 7 by Eugenio Di Stefano, Mauro Patti, 10 by Duke Ellington, Juan Tizol. Lyrics by Fabio Leone (1, 2, 3, 5, 6), Irving Mills (10). All arrangements by Mauro Patti

Personnel

• PERSONNEL
Francesca Bongiovanni, vocals
Guglielmo Pagnozzi, soprano sax
Lorenzo Simoni, alto sax
Giovanni Benvenuti, tenor sax
Alessandro La Neve, baritone sax
Giovanni Falzone, trumpet (7)
Luca Tapino, trombone (7)
Pierpaolo Zenni, piano
Matteo Bonti, double bass
Andrea Liotta, cuban percussions
Mauro Patti, drums, persian daf

Recording Data

• PRODUCTION DATA
Total time 59:35 STEREO DDD
(p) 2023 DODICILUNE (Italy)
(c) 2023 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilune.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed554
8059772565547


• RECORDING DATA
Produced by Mauro Patti and Maurizio Bizzochetti, Dodicilune.
Recorded 14-16 September 2022 by Antonio Castiello, Aldo De Sanctis
at Jambona Lab, Livorno, Italy. Mixed November 2022, January 2023 by Antonio Castiello at Jambona Lab, Livorno, Italy. Mastered February 2023 by Stefano Bechini at Green Brain Studio, Piancastagnaio (Si), Italy
Artwork by Fabio Orioli. Photos by Francesco Luongo
Contact: telamonmusic@gmail.com, facebook.com/telamonmusic/
instagram.com/telamon_music/
This disc was entirely live recorded in the studio, all together, without metronome, and without any overdubbing
or editing, in order to preserve the interplay and spontaneity and the real dynamics of the performances


• EXTRA NOTES
Vorrei sinceramente ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine durante la realizzazione di questo lavoro discografico: la mia famiglia, Giorgio, Sabina, Valeria e Annamaria, i “Telamòn”, Francesca, Pierpaolo, Matteo, Guglielmo, Giovanni, Alessandro, Andrea, Lorenzo, gli ospiti, Giovanni Falzone e Luca Tapino, i “Kerkent Afro Project”, Marco, Vincenzo, Alessandro, Vito, Rosario, Daniele, Giuseppe. Ringrazio Claudia Roccaro, Fabio Leone, i Maestri Alberto Maniaci e Carmelo Salemi, Stefano Bechini, Aldo De Sanctis, Antonio Castiello, Cristian Capiozzo, Fabio Orioli, Gaetano La Rosa, Giuseppe, AnnaMaria, e tutti coloro i quali fanno o faranno parte della grande famiglia Telamon.