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Artist: LES TROIS LÉZARDS     Album: GLI UOMINI POETICI     Label: Dodicilune     Code: CTV164

GLI UOMINI POETICI

  • GLI UOMINI POETICI

  • LES TROIS LÉZARDS

  • 27 June 2023

  • CTV164

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  • Created on : 15 June 2023

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  • From: Dodicilune

Press Release

Prodotto dall’etichetta Dodicilune (nella collana editoriale Controvento), distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe Digital, mercoledì 27 giugno esce “Gli uomini poetici” dei  Les trois lézards. Il quartetto formato dal fisarmonicista, compositore e cantante francese ma da molti anni attivo nel Salento Emmanuel Ferrari (già anima del progetto Les Troublamours) e dai tre pugliesi  Giovanni Chirico (sax alto e baritono, voce), Giorgio Distante (tuba, tromba, euphonium, voce) e Roberto Chiga (tamburello, grancassa, voce) propone dieci canzoni originali di musica popolare dell’ipoetico paese della Tadjiguinia.

«In questo stato di spirito non si parla tadjiguino ma italese, franciano, l’altro-salentino, il gattico, il melodico… e soprattutto si suona», raccontano i quattro musicisti.«Ci vive un principe non-principe, Ninour il vagabondo principale. Ninour ha tante storie tadjiguine da raccontare, come quella d’amore con Carmelina o il viaggio di Gino, l’emigatto. Ninour narra l’ubriacatura oceanica di Théodule il funambolo e l’inscontro con Magda la trapezista, la passione per le erbe aromatiche di Leone il nano saggio e l’innamoramento infelino di Gino. E poi spiega, a chi sa ascoltare, perché in Tadjiguinia non ci sono uomini politici ma uomini poetici».

I brani sono dinamici e ritmici. Improvvisazione e assoli fanno parte del gioco e portano l’ascoltatore a essere sempre al centro della musica come accerchiato dalle note e dagli strumenti. Che sia valzer o quadriglia, che sia ska o funky, la voglia è sempre quella di ballare. Gli strumenti utilizzati sono semplici, acustici e non hanno ausilio di macchine digitali e sequencer ma il suono che ne viene fuori potrebbe far pensare il contrario. Le linee di basso guidate dai fiati di Giovanni Chirico e Giorgio Distante e le ritmiche sul tamburello di Roberto Chiga viaggiano insieme compatte, richiamano atmosfere funk, disco-music, house, techno e hip-hop; le melodie di Emmanuel si intrecciano ad esse tra il romanticismo del valzer francese e i ritmi dispari di Grecia e Balcani.

“Gli uomini poetici” sarà presentato ufficialmente martedì 27 giugno (ore 21:30 | ingresso libero | info e prenotazioni 3381200398), nel giorno dell’uscita, all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto. 

Emmanuel Ferrari scrive, disegna e suona (la fisarmonica). Nato in mezzo alle montagne dei Pirenei è cresciuto divorando gli gnocchi della nonna italiana e i fumetti della nonna francese. Da molti anni vive nel Salento, in una casa a volte, barca capovolta, a volte pescatore, a volte pesce. Nel 1995 si laurea all'Università di Toulouse Le Mirail. Dopo averci provato (senza successo) con il pianoforte, il clarinetto e la chitarra elettrica nel 1997 li cade tra le braccia (al contrario) un vecchio organetto svizzero. Si innamora. Ed inizia a suonare con Les Troublamours, giovane gruppo appena fondato da suo fratello, Simon. Nel 1998 segue un laboratorio musicale con il maestro e poeta del organetto francese, Marc Perrone, esempio di musicalità e umanità, un modello per Emmanuel. Nel 1999, sempre da autodidatta, inizia a suonare la fisarmonica, e con Les Troublamours, appassionati di tarantelle, torna nel Sud Italia. Nasce la Tadjiguinie, ipoetica patria dei Troublamours, e paese della Tarantella-Gitano-Guinguette. Dal 1999 al 2016 Emmanuel gira  Francia, Italia ed Europa con Les Troublamours, eseguendo quasi 1000  concerti con loro. Con questo progetto ha pubblicato quattro dischi (AnimaMundi edizioni): “La ballade de Ninour” (2003), “Air Tadjiguin” (2004), “Ama l’acqua” (2007) e “Hibou du monde” (2009). Nel 2018, sempre con Anima Mundi, pubblica inoltre “Parole a fumetti” (2018). Continua a suonare. Collabora con vari gruppi di musica popolare salentina. Crea  i gruppi Accordéon et Fistons (con i suoi figli,  mescolando  brani composizioni  e arie  tradizionali dell'Europa), Les oiseaux de passage per portare Georges  Brassens, Serge Gainsbourg, Edith Piaf, Claude Nougaro  (e tanti altri)  sulle sponde del mediterraneo e Les Trois Lézards con cui fa rivivere la tradizione musicale della Tadjiguinie. Partecipa alla creazione della  Fanfara Tadjiguina  (la musica Tadjiguina suonata con l'energia  di  una fanfara) e del trio Kuukaru (musiche e canti del Estonia, della Svezia e dell'Est Europa).

Giovanni Chirico scopre il sassofono all'età di 13 anni nella banda del paese. Dopo 2 anni conosce il suo primo vero maestro di musica, Gabriele Semplicino, che lo prepara all'esame di ammissione al Conservatorio di Monopoli. Negli anni di studio in conservatorio ha la possibilità di seguire vari seminari con alcuni musicisti di spicco tra cui Juan Jiménez Alba, Marco Gerboni, Javier Girotto e nel 2010 frequenta le clinics di Umbria Jazz a Perugia. Si diploma nel 2012 in Saxofono con il massimo dei voti e prosegue gli studi Jazz sotto la guida di Roberto Ottaviano. Si avvicina alla musica popolare e contestualmente studia nuovi strumenti come lo zufolo, la ciaramella, i flauti, i tamburi a cornice. Nel frattempo continua il suo approfondimento in ambito Jazz con maestri come Enrico Rava, Bob Stoloff, Marshall Allen, Alexander Hawckins, Andrea Centazzo, Massimo de Mattia. Nel 2015 viene premiato come uno tra i migliori studenti del Conservatorio di Bari e di conseguenza coinvolto in un tour con il trombettista Giovanni Falzone che si conclude con un concerto alla Casa del Jazz di Roma, dal quale è stato registrato un disco. A marzo del 2016 consegue la sua laurea di secondo livello in Saxofono Jazz presso il conservatorio di Bari con massimo dei voti e lode. Vince per due anni di fila il Contest Locomotive Giovani, l'ultimo dei quali gli da la possibilità di frequentare i corsi del festival Nuoro Jazz, dove studierà in maniera molto proficua con Joe Lovano, Emanuele Cisi, Bebo Ferra, Fulvio Sigurtà, Dado Moroni, Roberto Cipelli, Stefano Bagnoli, Paolino dalla Porta e tanti altri. È attivo in vari gruppi musicali ( Bandadriatica, Giro di Banda, Alex Band, Les Trois Lézards) con i quali suona in tutta Italia, dal Jazz alla World Music. Tra le sue esperienze, la partecipazione alla residenza artistica "Festival d' Aix-en-Provence", selezionato come unico rappresentante italiano in una residenza artistica che ha ospitato artisti provenienti da tutto il mediterraneo, con cui si è esibito in un tour di concerti in Provenza. E dopo avere prestato le sue note in giro nel 2019 pubblica il suo primo disco da solista "Bases".

Roberto Chiga è un percussionista, esperto e appassionato del tamburello popolare salentino, in particolare dei modi e delle tecniche più arcaiche che contraddistinguono questo strumento imparate e assorbite attraverso le esperienze e le frequentazioni con i cantori e i suonatori tradizionali , come Pino Zimba e Uccio Aloisi, nonché con maestri quali Pierangelo Colucci e Alfio Antico. Raggiunge in maniera naturale, una propria tecnica che gli permette l'esecuzione delle musiche tradizionali, affiancate a quelle moderne, che lo portano anche a sperimentazioni e fusioni di generi, come quelle avvenute con DJ Gruff, pioniere dello scratch e del Hip Hop in Italia. Attraverso lo studio del tamburello, inoltre, si avvicina ai tamburi a cornice del bacino del mediterraneo, approfondendone le tecniche e le musiche con grandi maestri quali per esempio Zohar Fresco. L'esperienza lo porta a essere presente in molteplici e disparate situazioni musicali, che variano dalla musica tradizionale, barocca, cantautoriale, al flamenco arabo fino a toccare la musica contemporanea. Affiancato da Andrea Piccioni, Vincenzo Gagliani e Gian Michele Montanaro, fonda un ensemble di percussioni italiane chiamato Tamburello Cafè e con loro lavora per portare il tamburello a uno status di strumento più elevato e importante. Collabora con artisti Italiani ed internazionali e partecipa a un gran numero di Festival Internazionali, ed è inoltre presente in diverse formazioni musicali nonché in diversi lavori discografici salentini e non. Dal 2015 è tamburellista dell'Orchestra della Notte della Taranta, attualmente lavora anche con Salentrio, Les Trois Lézards e Koinè.

Giorgio Distante nasce nel 1980 a Cisternino. A cinque anni comincia a suonare il clarinetto ed il pianoforte, e a dieci la tromba. Si diploma in tromba nel 1998 al Conservatorio di Monopoli e comincia a suonare professionalmente dal 1997. Nel 2000 ottiene una borsa di studio dal Berklee College of Music di Boston (MA) ed ha vissuto a Boston dal 2001 al 2004, frequentando classi di improvvisazione, arrangiamento e composizione. Nel 2009 si laurea con il massimo dei voti in Musica Elettronica al Conservatorio di Perugia sotto la guida del Maestro Luigi Ceccarelli. Scrive i propri software per trattare in modo diverso il suono della tromba e sviluppando il tutto in progetti in solo, duo e trio, esplorando le possibilità di nuove tecnologie audio e video applicate a strumenti acustici. Nel 2012 esce RAV (Random Acts of Violence), il primo lavoro discografico in solo, edito dall'etichetta Improvvisatore involontario. È nominato tra i migliori 100 dischi dalla rivista Jazzit per i Jazzit Awards 2012. Nel 2013 vince A. R. T.MEDIMEX2013 organizzato da Arci ReAL e ARCI Puglia in collaborazione con Puglia Sounds. Dal 2015 lavora anche ad uno strumento elettroacustico di sua ideazione e progettazione: un ibrido, sintesi tra elettronica e tromba. HY E.T. -Hybrid Electroacoustic Trumpet - nasce nella sua mente già dal 2012. Nel 2018 esce il suo nuovo album su vinile MenoMondoPossibile suonato quasi interamente con HY E.T.

L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di quasi 350 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).

 



 

Track List

1 - Les Hommes Poétiques
2 - La Ballade de Ninour
3 - Carmelina
4 - Il Leone Nano
5 - Vague à l’Homme
6 - Le Funambule
7 - La Valse Des Lézards
8 - Chatloupe
9 - Magda e Gino
10 - La Parata di Ninour

Compositions by Emmanuel Ferrari except 3 by Giovanni Chirico, Roberto Chiga; 4, 7, 9, 10 by Emmanuel Ferrari, Giovanni Chirico, Roberto Chiga; 8 by Emmanuel Ferrari, Giovanni Chirico. Lyrics by Emmanuel  Ferrari  except 4  by  Emmanuel  Ferrari, Giovanni Chirico

Personnel

Emmanuel Ferrari - accordion, vocals
Giovanni Chirico - baritone sax, alto sax, vocals
Giorgio Distante - tuba, trumpet, euphonium, vocals
Roberto Chiga - tambourine, bass drum, vocals

Recording Data

• PRODUCTION DATA
TIMING 39:47 STEREO DDD CTV164
2023 CONTROVENTO, A DODICILUNE LABEL
P+C DODICILUNE, ALL RIGHTS RESERVED
8059772561648

• RECORDING DATA
Produced by Les Trois Lézards and Maurizio Bizzochetti, Gabriele Rampino, Dodicilune, Italy. Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it). Recorded 5, 6 April 2023 at Dodicilune Studio, Lecce, Italy. Mixed and mastered April/May 2023  at No Fake Records, Lecce, Italy. Sound Engineer: Marco D’Agostinis. Photos by Ilenia Tesoro. Contact: les-trois-lezards.webnode.it, facebook.com/lestroislezards, lestroislezards@gmail.com

• EXTRA NOTES
Grazie a Biobellezze. Grazie ad Attacco Poetico. Merci aux familles!
E a tutti  i  nostri amici  e  sostenitori che  hanno contribuito alla realizzazione di questo album: Marie et Manou, Valentina, Francesco, Giorgia C., Jean, Kairi, Simon, Beatrice, Lorenzo, Eleonora, Iannis, Angelo, Agnese, Valerio, Carmela, Simone P., Eva, Melania, Sandra, Pasquale, Pietro, Federico, Clara, Dagna, Claudia, Manon, Giorgia S., Monica, Andrea, Stefania, Fabri, Simone C., Davide, Michela, Jacques, Olivier, Marco, Marilena, Maurizio, Onelia, Martina, Giulia, Emanuele, Matteo, Shiri, Elena, Gigi, Michele e Gabriella, Imma.

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