adEIdJ – Associazione delle Etichette Indipendenti di Jazz

INDIAN SUMMER - Francesco Venerucci                                   

Dieci nuove composizioni originali per quartetto jazz  

Pubblicato dalla storica etichetta AlfaMusic, Indian Summer è il nuovo album di Francesco Venerucci (pianoforte) featuring Javier Girotto (sax soprano, sax baritono e flauti andini), Jacopo Ferrazza  (contrabbasso), Ettore Fioravanti (batteria). La tracklist è formata da dieci brani scritti e arrangiati da Venerucci. Indian Summer è frutto di una sapida commistione improntata su jazz, latin jazz, funk e musica colta, a riprova dell’eclettismo stilistico del leader e dei suoi tre eccellenti compagni di note. Ma ciò che caratterizza questa nuova opera discografica è la spiccata sensibilità di Francesco Venerucci per la cantabilità dei temi, il senso melodico, la raffinatezza armonica, ingredienti indispensabili per dar vita a un fascinoso mosaico di suoni e colori cangianti. L’autore descrive così la gestazione e il mood di Indian Summer: «Ho scritto dieci nuove composizioni originali per quartetto jazz. In questo progetto, per la prima volta, ho avuto il piacere di collaborare con Javier Girotto. Tutti i brani sono stati composti e arrangiati con in mente il suo suono inconfondibile. L’intero disco ha beneficiato di una profonda coerenza stilistica e una naturale intesa interpretativa, anche grazie al solido talento di Jacopo Ferrazza al contrabbasso e all’autorevole maestria di Ettore Fioravanti alla batteria».                    

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"Il penultimo dei romantici" di Pier Luigi Zanzi 

Mi viene spontaneo chiamarlo così, sperando che davanti ci sia sempre un altro romantico. Sono contento di ascoltare un musicista il cui centro non è l'esecuzione ipertecnica, traguardo della mente meraviglioso ma che rimane più spesso nei confini della musica per musicisti. Francesco, al contrario, percorre da anni una strada che è diversa non solo per ragionamenti, ma - si direbbe - per istinto, per indole e carattere. Il suo scrivere e suonare attraversa i generi; fra teatro, cameristica, sinfonica, balletto e colonne sonore diciamo che appare chiaro come il jazz sia solo uno dei territori frequentati; l'aspetto ulteriormente piacevole di tutto questo è che pure questo contaminarsi non è un brand come le mode chiedono: anche in questo caso sembra proprio che, semplicemente, la via scelta sia questa.  

Suggestioni e pensieri sui brani:

Indian Summer deriva da un'idea musicale di tanti anni fa, ripescata dal cassetto dei ricordi e completamente rielaborata per il presente progetto. Il titolo del brano è un'espressione idiomatica della lingua inglese. Letteralmente "estate indiana" indica quella che in lingua italiana è chiamata "estate di San Martino", il fenomeno che si verifica in autunno quando, dopo i primi freddi, inaspettatamente arrivano giornate soleggiate. Ma oltre che al tempo meteorologico Indian Summer allude anche ad altri giorni felici nel mezzo di un gelido inverno. E mi vengono in mente le parole di Massimo Fagioli: Potrebbe accadere che alcuni sentano il messaggio che non tutte le cose che non iniziano bene, finiscono male.[…] Perché viene l'inverno, il lavoro costante, la lotta continua, la coerenza importante. La mente lucida per la cura di tutti. La scienza. La necessità della scienza per dare agli altri un'altra estate. 

(Bambino, donna e trasformazione dell’uomo, l'Asino d'oro edizioni, 2013)  

I Funamboli, ispirato al film di Marcel Carné Les enfants du Paradis (1945) è un brano in tempo di jazz valse. Parigi e la cultura francese sono molto importanti per la mia personale esperienza e formazione. 

Il Tempo Stinge, il titolo è un gioco di parole che credo sia difficilmente traducibile in altre lingue. La musica stessa è un gioco (play) e Il tempo la sua materia. "Tempus fugit" ha chiamato Bud Powell uno dei suoi pezzi piu noti, "il tempo è tiranno" dice un detto popolare e il grande Jorge Luis Borges scrive…musica, misteriosa forma del tempo. 

El Chiquiriño, un brano che è venuto spontaneamente, di getto. 

Non appena mi sono allontanato un attimo per vedere che cosa avevo combinato sullo spartito è comparsa nella mente la parola "El chiquiriño" che ho scoperto in seguito non essere mai esistita. 

A voi di proporre un significato , una traduzione. 

Girotondo, una parte di Latin-Jazz, una parte di Swing, due parti di Funk e il gioco è fatto. 

Lament Song, il titolo si riferisce al Lament Bass, nota figura retorica della musica barocca. Citazione dall’aria di Henry Purcell "When I am laid in Earth" dal Dido & Eneas.  

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3. El Chiquiriño 4.29 

4. Just A Ballad 6.09 

5. Piccadilly Circus 6.31 

6. Le Stagioni 6.46 

7. Dream 5.00 

8. Indian Summer 5.03 

9. Girotondo 4.50 

10. Lament Song 5.51 

Total time: 55.01

Tutti i brani sono composti ed arrangiati da Francesco Venerucci 

Edizioni musicali: Alfa Music Studio (SIAE) 

Javier Girotto sax soprano, baritono, flauti 

Jacopo Ferrazza contrabbasso 

Ettore Fioravanti batteria 

Coordinamento di produzione Alessandro Guardia & Fabrizio Salvatore 

Backstage photos Federico Procopio 

Progetto grafico Nerina Fernandez