Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei principali store online da Believe, venerdì 9 febbraio esce Stringsland di Francesca Gemmo. Nelle undici composizioni originali la pianista è affiancata dal contrabbassista Giovanni Maier.
«È ironica e coraggiosa, Francesca Gemmo. Perché risponde alle provocazioni con tempi moderati e pause brevi. Dopo il Novecento, che sbriciola la tonalità maggiore - minore, con tutte le rivoluzioni del caso, cosa potrebbe dire, di nuovo, un lavoro come questo? Non dice, ma fa. Espone l’uomo alla scelta di essere libero di ascoltare: in modo autentico e prezioso», scrive Davide Ielmini nelle note di copertina. «La musica di Gemmo e Maier appartiene ad un alfabeto (s)conosciuto che mantiene una sua pienezza espressiva. Una capacità di re - invenzione, prospettica, del materiale attraverso quella «scioltezza e tranquillità; quello spirito di ricerca, amicizia e serenità» che Francesca ha vissuto con Giovanni. Insieme per accettare l’imprevedibilità – John Cage docet – che “ci fa perdere il controllo per poterlo mantenere: lasciamo che la musica galleggi”. La pianista mette l’accento sui tempi forti del suo lavoro, che allude al mondo delle corde: quattro sul contrabbasso, circa 220 in un pianoforte. Qui un Fazioli, che Francesca sollecita passando dalla tastiera alla cordiera. Equilibrando la profondità tenebrosa dei bassi (tuoni risonanti, che non invadano il campo di Maier) con la pungente luminosità dei sovracuti (effetto arpa), mette a nudo un rapporto intenso, fatto di odio e amore, con lo strumento. Un racconto autobiografico, nel quale la «forza liberatrice» si realizza attraverso la scoperta di quei “nuovi mondi nella mente degli uomini” di cui scriveva Edgar Varèse. Un rapporto con il suono e con il tempo - abrasivo, dolce e violento: come stare nel ventre della musica - che si traduce in atmosfere e mood sempre diversi. Spesso distanti. Di infinitezza oceanica, nella quale il respiro è tutto. Accade nella modale “Elle Di Esse”, dagli echi popolari; in “Attesa”, notturno meditativo dal procedere frammentario e scuro; in “Naturale”, con pochi appigli e molta informalità; in “Tickling Attila”, dedicato al contrabbasso – è lui l’Attila del titolo - di Maier. Un gigante ungherese che qui viene solleticato all’inverosimile. E “Simon and Sunniva” che, ispirato a “Il racconto del mozzo” di Karen Blixen, rilascia tinte arcane e mitologiche».
Francesca Gemmo è pianista, compositrice e didatta. L'attenzione a percorsi di sperimentazione e improvvisazione ha favorito la sua collaborazione con autorevoli artisti (Sergio Armaroli, Alvin Curran, Brunhild Meyer Ferrari, Steve Piccolo, Walter Prati, Giancarlo Schiaffini ed Elliott Sharp). Ha suonato in Italia e in Europa (Sale Apollinee di Venezia, Centre Le Phenix di Friburgo, Konzerthaus di Weimar, Fondazione Mudima di Milano, Museo del Novecento di Milano, Teatro Arsenale di Milano, Area Sismica). Alcune sue composizioni sono state eseguite in prima assoluta da Divertimento Ensemble, Irvine Arditti, Trio Matisse, Luca Avanzi, Sergio Armaroli e Sergio Scappini; altri lavori le sono stati commissionati da autorevoli interpreti come Magnus Andersson e Daniel Kientzy. Ha pubblicato diverse partiture (Salatino Edizioni e Berbèn), ha scritto diversi saggi di argomento musicale e didattico (Tangram Edizioni Scientifiche, Padus Edizioni). È tra le fondatrici dell’associazione Città sonora. Oltre alla partecipazione in vari progetti, per Dodicilune ha pubblicato l’album solista "Ad libitum" (2019), "Contours" con Daniel Kientzy (2020), “Figure(s) a tre” con Sergio Armaroli e Giovanni Maier e “Stringsland” (2024).
Giovanni Maier nel 1988 si diploma in contrabbasso al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste. Dal 1989 ad oggi ha partecipato (anche con gruppi guidati da lui stesso o in solo) a svariati jazz festival in tutto il mondo (Francia, Jugoslavia, Cecoslovacchia, Grecia, Macedonia, Germania, Austria, Belgio, Slovenia, Finlandia, Croazia, Svizzera, Tunisia, Spagna, Inghilterra, Canada, Giappone, Olanda, Danimarca, Norvegia, U.S.A., Turchia, Giordania, Brasile). Ha inoltre suonato con molti musicisti di fama internazionale come Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Anthony Braxton, Keith e Julie Tippett, Louis Moholo, Roswell Rudd, Franco D’Andrea, Tim Berne, Chris Speed, Benny Golson, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Massimo Urbani, Giancarlo Schiaffini, Antonello Salis, Maria Pia De Vito, Claudio Roditi, Richard Galliano, Ellen Christi, Herb Robertson, Guido Mazzon, Tony Scott, Roberto Ottaviano, Hamid Drake, Alexander Hawkins e molti altri. Inoltre ha fatto parte di numerose formazioni, importanti nel panorama jazzistico internazionale: Enrico Rava Electric Five, Italian Instabile Orchestra, Nexus, Gianluigi Trovesi nonet, Roberto Ottaviano Eternal Love, Enten Eller, Pino Minafra Sud Ensemble e altri. Ha partecipato a svariate trasmissione radiofoniche e televisive, anche presso importanti emittenti, come la Rai.
L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di quasi 350 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).