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Artist: Barber Mouse     Album: Heretic Monk     Label: Auand     Code: AU3023

Heretic Monk

  • Heretic Monk

  • Barber Mouse

  • 11 March 2022

  • AU3023

  • 8031697302346

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  • Created on : 13 February 2022

  • Total songs : 9

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  • From: Auand

Press Release

Barber Mouse, Heretic Monk
Un approccio eretico come miglior modo di essere fedeli a Monk
L’album riporta alla luce una serie di registrazioni che prendono le mosse dalle composizioni del grande compositore afroamericano


Stefano Risso, che ha dato origine una quindicina d’anni fa al trio Barber Mouse (il nome è un piccolo divertissement che gioca sui cognomi del batterista Mattia Barbieri già al fianco di Richard Galliano per molti anni e del pianista Fabrizio Rat musicista incredibile a cavallo tra la techno e la musica contemporanea, molto conosciuto all'estero, soprattutto in Francia), lavora da tempo, come compositore e contrabbassista, sia sulla musica acustica che elettronica, in una costante ricerca fra avanguardia e tradizione, improvvisazione e canzone che tende a far confluire tutti questi differenti linguaggi in un singolare mondo sonoro.

Perseguendo quest’idea di fondo, il gruppo esordisce con un primo disco (Auand, 2012) che omaggia i Subsonica, uno dei più noti gruppi elettro/pop italiani, e che vede ospite Samuel, il cantante stesso dei Subsonica.
Senza abbandonare la sperimentazione costante, la ricerca timbrica, la presenza di strumenti acustici preparati fino a produrre sonorità che sembrano elettroniche, ossia ciò che da sempre costituisce la cifra stilistica del gruppo, arriva ora a dieci anni di distanza il secondo disco. A differenza dell’idea iniziale di fuoriuscire dai territori della musica jazz questo è un omaggio, caratterizzato da una ricerca armonica totalmente innovativa e sorprendente, al grande pianista Thelonious Monk, alle sue composizioni come pure agli standards che reinterpretava rendendoli suoi in modo indelebile.

Heretic Monk”, pubblicato da Auand Records, sarà disponibile da venerdì 11 marzo e singoli tratti dall’album usciranno su tutte le piattaforme streaming a partire da venerdì 25 febbraio.

Registrato nel 2011, per molti anni è rimasto nel cassetto.
«Non ne sappiamo bene il motivo, – racconta Stefano Risso – forse perché la produzione ci rapisce e nel frattempo ci siamo mossi su differenti territori. Ma a riascoltarlo ora è come se venisse a galla maggiormente la sua contemporaneità e modernità. Quando dai progetti prendi distanza è come se si mettessero a fuoco i lati essenziali dei lavori. A riascoltarlo oggi pare quasi più attuale di quando lo registrammo. Questo è quindi il motivo per cui oggi abbiamo voluto che venisse alla luce».

L’aspetto peculiare dell’album, è il lavoro sull’armonia, che richiama per certi aspetti la geometria frattale. Alcuni accordi tipici dell’armonia di Monk e del suo modo di realizzare voicings sul pianoforte, vengono sintetizzati nel loro schema più semplice, ridotti a un tetracordo e utilizzati al posto delle griglie di scale e accordi tradizionalmente usate nell'improvvisazione. Ogni brano del disco viene riarmonizzato con questa logica e le improvvisazioni seguono questo principio, limitando il numero di note differenti utilizzabili. 
Da qui per l’ascoltatore la sensazione di un’armonia che si sviluppa da se stessa e si moltiplica su se stessa, un po’ come le strutture frattali che si osservano in natura, nei cristalli o nelle foglie.

Come confida lo stesso Risso «Il lavoro di preparazione necessario a registrare l’album è stato particolarmente lungo. Era un po’ come essere costretti ad abbandonare tutti gli stereotipi di linguaggio per riuscire a suonare correttamente in questo approccio per noi nuovo e innovativo legato ai tetracordi. Impossibile usare un fraseggio che già si conoscesse perché il risultato musicale non sarebbe stato attinente, si sarebbe usciti da quei paletti che ci eravamo dati in partenza, che erano limitazioni ma allo stesso tempo grandi elementi di stimolo. Quindi abbiamo studiato e lavorato in sala prove duramente per riuscire a districarci in questa selva di armonie molto serrate e rigorose, che in fin dei conti, nonostante ne siano rispettose, si distanziano molto da quello dei brani originali».

«Penso che la caratteristica principale di questo disco – conclude Rat – sia il processo di trasformazione di un materiale musicale preesistente. Un po’ come se ci si trovasse di fronte a una pagina scritta in una lingua conosciuta ma che, a causa di un’amnesia, la si fosse dimenticata. Ci si trova quindi nella necessità e nella condizione di interpretare quei segni con una logica nuova, caratterizzata da alcune regole armoniche che si allontanano notevolmente dai canoni abituali del linguaggio jazzistico e mossa, ovviamente, dall’amore per l’immensa musica di Monk».

A proposito dei suoi due compagni di viaggio Risso racconta: «Fabrizio Rat è un musicista che ha fatto un lungo percorso su diversi tipi di territori. Ha iniziato come pianista classico per poi buttarsi sulla composizione nella musica contemporanea (alcuni suoi brani sono stati eseguiti dall’Ensemble Modern e dall’Ensemble Interconteporaine) per poi passare al jazz e persino alla techno.
Mattia ha collaborato con tantissimi grandi musicisti e per anni ha fatto parte del gruppo di Richard Galliano, sperimentando anche lui con le drum machine e i synth».


ENG

Barber Mouse, Heretic Monk
A heretic approach might be the best way to deal with Monk

Italian double bass player and composer Stefano Risso has a long experience in working with acoustic and electronic music. He connects avant-garde with tradition, improvisation with songwriting, to create a unique soundscape.

He formed the Italian trio Barber Mouse along with drummer Mattia Barbieri (who collaborated with Richard Galliano) and pianist Fabrizio Rat (a popular name in France, well-known for his techno/contemporary music skills) around 15 years ago. Their debut studio album, released by Auand in 2012, was a tribute to electro-pop band Subsonica, one of the most popular acts in Italy, and it featured Subsonica’s frontman: Samuel.

Ten years later, Barber Mouse’s second studio album is filled with many of the ideas that marked the first one: experimentation, research on timber, acoustic instruments adapted and played in a way that makes them sound like electronic instruments instead. While the first album kept away from jazz, the new one dives into it, with a tribute to a jazz giant such as Thelonious Monk, to his compositions and the standards he reinvented.
Heretic Monk”, published by Auand Records, will be out on Friday, March 11th. The singles will appear on all streaming platforms starting Friday, February 25th.

The new material was recorded in 2011, but it remained untouched for a long time. «We don’t really know why – Stefano Risso recalls – Maybe it’s because we were carried away by the production, and in the meantime we all have walked different paths. But when listening to it again, its contemporaneity hits. When you look at your projects from afar, you can focus on the essential. I think it’s more relevant today than it was when we recorded it. This is why we wanted it to resurface today.»

Harmony is key in “Heretic Monk” – and it somehow recalls fractal geometry. Some of Monk’s signature chords in his works and piano voicings are put back to their basic outline, reduced to four-note chords and used in place of scales and more traditional chords. Following this logic, every tune in the album has been re-harmonized – even improvisations follow this rule, which limits the number of notes you can use. On the listening side, you feel like the harmony is expanding upon itself, just like the fractal structures we can see in nature – such as crystals or leaves.

«The prep work before recording has been quite long. We were somehow forced to get rid of any language stereotype to play with this four-note chord approach. We couldn’t use familiar phrasing because it wouldn’t fit. So we’ve studied and rehearsed hard to make our way through such strict harmonies – even if they are respectful of the original ones, they are also quite distant from them.»

«I think the major element in this album – Fabrizio Rat adds – is the process of transforming existing music. It’s like being in front of a language you know, after you forgot it because of amnesia. We found ourselves interpreting those signs with a new logic, using harmonic rules that are quite far from the usual jazz rules, and undoubtedly pushed by our love for Monk’s limitless music.»

Track List

1 Carolina Moon (Joe Burke, Benny Davis)
2 Epistrophy (Thelonious Monk)
3 Ask Me Now (Thelonious Monk)
4 Monk's Dream (Thelonious Monk)
5 All Alone (Irving Berlin)
6 Lulu's Back in Town (Al Dubin, Harry Warren)
7 Ugly Beauty (Thelonious Monk)
8 This Is My Story, This Is My Song (Fanny Crosby, Phoebe Knapp)
9 Friday The 13th (Thelonious Monk)

Personnel

Barber Mouse
Fabrizio Rat - piano
Stefano Risso - double bass
Mattia Barbieri - drums

Recording Data

Recorded in 2011
Mastered in 2022

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